Numero 2 del 2012
Lavorare per 5 euro l'ora
Testi pagina 15
tributo a sottolineare la centralità dei
temi propri dell’agenda politica femmi-
nile entro le sï¬de della contemporaneitÃ
è stato marginale e frammentato.
In una sua riflessione inedita lei
sollecita le donne, che
"attraverso le loro riflessioni di
genere hanno maturato molte
consapevolezze", a â€mettere a
tema in termini politicamente
concreti e praticabili la
questione irrisolta di come si
governano le istituzioni locali,
nazionali, mondiali del nostro
tempoâ€. Anzi, dice che è loro
"dovereâ€...
C’è un punto focale del rapporto fra il
potere e le donne. Le donne sono ormai
dagli anni Settanta un soggetto inter-
nazionale, (ma le radici internazionali-
ste del femminismo vengono da lonta-
no) sempre più visibili come tali, come
ha avvertito il fondamentalismo anti
femminile di molti paesi, risvegliatosi
Paola Unioni dc Bìusc
Passare la mano
Memorie di una donna
dal Novcccnto incompiuto
Pittrunlmimzu r/i Rrununu I’I'm/i
\ IELIA .
proprio di fronte al crescere delle don-
ne. Insieme sono naturalmente le più le—
gate alle politiche del territorio, della
vita quotidiana, dei piccoli problemi di
ogni giorno. Il problema della globa-
lizzazione è come mettere correttamente
in rapporto reciproco positivo la de-
la piccola comunità , con un governo
multilaterale del mondo, che non sia la
vecchia logica competitiva degli inte—
ressi delle potenze. Quello di cui ab-
biamo bisogno è meno una pur nobile
e legittima protesta paciï¬sta, è una ela-
borazione politica concreta che affron-
ti le logiche vecchie delle istituzioni in-
ternazionali.
Questo ha anche molto a che
vedere con la pesante situazione
economica e finanziaria che
stiamo attraversando. Lei, che è
stata europarlamentare e, poi, da
deputata si è occupata della
politica estera, come legge
questa crisi, che sembra
inarrestabile?
Questa crisi è, come già annunciato il
fallimento della svolta di destra mon-
diale, di una politica che ha lasciato
prevalentemente ingovernato il feno-
meno della globalizzazione 0 meglio
lo ha lasciato governare alla ï¬nanza,
sostenuta in questo contraddittoria-
mente anche da certe moral majority
più preoccupate dell’emergere di
nuove soggettività e attese che ca-
paci di guidarle con equilibrio.
Il sogno di San Francisco, la Carta
delle Nazioni Unite prima congelato
nella guerra fredda, poi lasciato ap-
pena vivacchiare come il progetto eu-
ropeo, ci fa trovare un mondo in cui
costruire una governance unitaria de-
mocratica e universalistica sembra
sempre più difï¬cile. Ma la sï¬da resta
quella: grandi organizzazioni conti-
nentali perché nessun paese, nem-
meno Usa, Cina o Russia, può salvare
il mondo da solo e una vera autoritÃ
sull’intero pianeta, per garantire i di—
ritti di ognuno.
Sembra una utopia impraticabile; ma è
di fatto l’unica strategia, praticabile e
concreta, che abbiamo davanti, anche
se esige pazienza e piccoli passi.
Le donne della sua generazione
cosa lasciano in ’eredità ’ alle
giovani e alla democrazia del
terzo millennio?
Tocca a loro, non a noi, decidere cosa deb-
ba essere continuato della nostra espe—
rienza. A noi tocca solo raccontarla.
HAI 7o ANNI O QUALCUNO DI PIÙ?
RACCONTACI COME VA...
Il 64% delle partecipanti al sondaggio si dice “piena di progetti" e il 27%
“impegnata". Nessuna di loro si sente “stanca", né "frustrata", ma nem-
meno “serenaâ€. Le maggiori difficoltà per loro sono: la solitudine, la sa-
lute, aiutare figli e nipoti in una società sempre meno a misura umana.
E poi... “Essere credibile. Avere la forza e la voglia di portare avanti i pro-
getti nel mondo sconosciuto e stanco dei più giovani". Le nostre lettrici
over 7o intendono “continuare a interessarsi del mondo e a curarsi un
po’ più di sé" e coltivano grandi ambizioni: organizzare “scambi cultu-
rali, base per l’integrazione degli immigrati, ed eventi per il dialogo in-
terreligioso, base per costruire 1a pace", oppure viaggiare, scrivere,
lavorare nell’associazionismo e avere relazioni soddisfacenti.
mocrazia, relativamente più facile, del—
noidonne | febbraio | 2012 m