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Numero 5 del 2006

L'altra metà


Foto: L'altra metà
PAGINA 14

Testi pagina 14

maggio 2006 noidonne14
Il Bilancio di Genere (o GenderBudget) nasce in Australia e in
Sudafrica nella metà degli anni '80,
quando i governi sperimentarono l'im-
postazione dei propri bilanci utilizzan-
do degli indicatori di genere. Le espe-
rienze si sono sviluppate sia nei Paesi
industrializzati (Australia, Canada,
Gran Bretagna, USA, Italia, ecc.), sia in
quelli in via di sviluppo (Barbados, Fiji,
Kenya, Mozambico, Tanzania, Zambia,
Zimbawe, ecc.).
A livello europeo nel 2001 viene orga-
nizzata la prima conferenza sul Gender
Responsive Budgeting; l'anno successivo
fu l'on. Fiorella Ghilardotti ad effettuare
un approfondimento sul tema che porte-
rà nel luglio del 2003 all'approvazione,
da parte del Parlamento Europeo del
'Rapporto sul gender budgeting, la
costruzione dei bilanci pubblici secondo
la prospettiva di genere'. In Italia, nel
2000, patrocinato dalla Presidenza
della Repubblica e dal Dipartimento
Pari Opportunità, viene organizzato il
convegno "Gender auditing dei bilanci
pubblici", che ispira la nascita (nel
2001) di progetti nella Regione Emilia
Romagna e nella Provincia di Modena.
Nello stesso anno in Liguria, dopo
l'avvio del Progetto Pilota sul Comune
di Sestri Levante, si impegna nel proget-
to anche la Provincia di Genova.
In seguito le Province di Genova,
Modena e Siena hanno finanziato l'ana-
lisi del bilancio in ottica di genere ed
hanno siglato un protocollo di intesa
per lo scambio di buone prassi e la dif-
fusione presso altri enti delle metodolo-
gie di analisi (le informazioni in merito
alle Province, ai Comuni e agli altri Enti
Pubblici che hanno aderito si possono
reperire sul sito www.genderbudget.it).
Le sperimentazioni per l'introduzione
dei Bilanci di Genere sono in aumento,
molti i seminari ed i convegni organiz-
zati sul tema in tutta Italia.
Nel settembre 2004 le province di
Genova, Modena, Siena hanno inoltre
siglato con l' ISFOL un protocollo di inte-
sa per la costruzione di una metodolo-
gia standard di valutazione nell'impie-
go dei Fondi Sociali Europei per la for-
mazione in una ottica di genere. Tale
progetto è la prima occasione per una
lettura di bilancio di genere con una
prospettiva nazionale, anche se appli-
cato ai Fondi FSE.
Nella prossima legislatura verrà
messa in discussione la proposta di
legge (già presentata dalle Onorevoli
Cima e Santanchè ) sui Bilanci di
Genere. Il lavoro istruttorio è svolto a
più mani all'interno di un gruppo inter-
ministeriale al quale hanno partecipato
anche la Corte dei Conti e le Consigliere
di Parità, ormai numerose nel sostegno
Le scelte politiche ed i diversi
impatti su donne e uomini
Bilanci di genere
* Rosa M. Amorevole
4 BUONI MOTIVI PER...
... INTRODURRE LA DIMENSIONE DI GENERE
NEI BILANCI PUBBLICI
1 - EQUITÀ : donne e uomini giocano ruoli diversi nell'economia e nella
società, ogni provvedimento di politica economica può avere effetti diversi
sugli uni e sulle altre, aggravando le disparità esistenti o pregiudicando la
possibilità di ridurle.
2 - EFFICIENZA: l'economia si fonda sulla complementarietà di due sotto-
sistemi, quello alimentato dal lavoro retribuito e quello fondato sul lavoro
domestico e di cura, non pagato e svolto principalmente dalle donne.
Entrambi concorrono a definire il nostro tenore di vita e la nostra socialità,
ma mentre al primo prestiamo molta attenzione, il secondo è sistematicamen-
te ignorato dalle statistiche, dall'analisi economica, dalle decisioni politiche.
Non è possibile offrire una risposta alla domanda su quali saranno gli effetti
complessivi per la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine l'aumento o
la diminuzione - ad esempio - degli asili nido, di ricoveri ospedalieri più brevi,
o di un nuovo piano del traffico, senza considerare l'impatto di ogni misura
sui diversi ruoli, responsabilità, vincoli di tempo di uomini e donne.
3 - DEMOCRAZIA: richiede che gli elettori siano consapevoli dei risultati
delle scelte effettuate dagli amministratori. Chi ne viene avvantaggiato?
4 - TRASPARENZA: dei processi decisionali e degli esiti delle politiche pub-
bliche.
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