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Numero 9 del 2007

Dolce attesa ... o malattia?


Foto: Dolce attesa ... o malattia?
PAGINA 14

Testi pagina 14

settembre 2007 noidonne14
Le pensioni sono la cartina al tornaso-le della situazione delle donne italia-
ne nel mercato del lavoro e nella socie-
tà. Bastano pochi ma significativi dati
per capirlo (approfondimenti in "Donne
e previdenza", Cnel 2004). Le donne
percepiscono mediamente e significati-
vamente redditi da pensione più bassi di
quelli degli uomini, del resto la denun-
cia dei differenziali salariali in età lavo-
rativa tra uomo e donna non poteva
non trovare riscontro nei redditi da pen-
sione. Le donne sono il 53,4 % dei pen-
sionati ma percepiscono il 44% dei red-
diti pensionistici. Le pensionate si con-
centrano maggiormente nelle pensioni
al minimo: quasi il 30%. Analogamente
il differenziale uomo /donna si rileva
nell'anzianità contributiva (vedi grafi-
co): le donne lavorano per meno anni,
entrano ed escono più facilmente dal
mercato del lavoro per motivi familiari..
Solo queste brevi annotazioni ci fan-
no capire come una discussione sul te-
ma pensioni avrebbe dovuto "essere una
discussione di genere". Così, lo sappia-
mo, non è stato, anche perchè le donne
presenti al tavolo governo-sindacato
erano pochissime: due al tavolo che ri-
guardava la parte previdenziale, una al
tavolo generale sulle norme correlate al
welfare in primo luogo. Morena Piccini-
ni, segretaria confederale CGIL e una
delle due donne presenti al tavolo sulla
previdenza assieme a Betty Leone, segre-
taria generale dello SPI - CGIL, si è det-
ta comunque soddisfatta "in modo par-
ticolare per aver sventato il tentativo di
una parte significativa del governo di
far pagare la diminuzione dello "scalo-
ne" alle donne
con l'aumento
dell'età della
pensione di
v e c c h i a i a " .
"Nell 'accordo
abbiamo difeso
- continua Pic-
cinini - sia il di-
ritto acquisito
sull'età della
pensione di
vecchiaia (60
anni per le don-
ne) sia l'esigen-
za di rivedere i
criteri che stan-
no alla base dei coefficienti di trasfor-
mazione del sistema contributivo, che
oggi penalizzano soprattutto le donne
che di solito hanno poca anzianità con-
tributiva". Erano queste le preoccupa-
zioni che avevano espresso anche le re-
sponsabili delle donne CGIL CISL e UIL,
in quanto l'aumento dell'età pensionabi-
le avrebbe "rappresentato una beffa per
le disparità di condizioni tra lavoratori
e lavoratrici tuttora esistenti nel nostro
paese". E pensare che a fronte di queste
preoccupazioni da più parti si è persino
tentato di sostenere che la norma, diver-
sa per uomini e donne, sarebbe stata in
contrasto con le direttive dell'Unione
Europea, non volendo ricordare che in
materia previdenziale non sono cogenti
e che non esiste nessuna discriminazio-
ne perchè le donne, se vogliono, posso-
no lavorare fino a 65 anni come gli uo-
Pensioni, una discussione di genere?
Permanenti disparità
Alida Castelli
Termini utili
Pensione diretta: rendita corrisposta ai pensionati diretti (per vecchiaia,
anzianità contributiva, invalidità e/o inabilità)
Pensione d'anzianità: è la pensione che si può ottenere prima di aver rag-
giunto l'età pensionabile ma avendo raggiunto alcuni requisiti minimi in
termini di età e di anni di contribuzione (queste norme sono tra le altre
quelle che fanno parte della revisione della legge Maroni e Tremonti)
Pensione di vecchiaia: spetta al raggiungimento dell'età pensionabile o
per collocamento a riposo per raggiunti limiti di età e/o servizio. Per le don-
ne il limite è di 60 anni (non obbligatorio se si vuole si può continuare a
lavorare) per gli uomini è di 65 anni
Pensione retributiva: il sistema di calcolo della p.r. è quello legato al red-
dito effettivamente percepito (in percentuali variabili) negli ultimi 10 anni
di lavoro se si è lavoratori dipendenti
Pensione contributiva: è la pensione calcolata sul totale dei contributi ef-
fettivi versati. Si applica a chi a partire dal 1996 era privo di anzianità con-
tributiva
Pensione di reversibilità: rendita corrisposta ai superstiti di pensionati
deceduti
Pensione indiretta: rendita corrisposta ai superstiti di deceduti in servi-
zio
Pensioni assistenziali o pensione sociale: pensioni erogate alle persone
senza reddito o con reddito inferiore ai termini di legge, indipendentemen-
te dal versamento di contributi, al compimento di 65 anni
Scalone: termine introdotto dopo la riforma dei ministri Maroni e Tremon-
ti nel 2004 che prevede, se non modificato, l'innalzamento dell'età pensio-
nabile di 5 anni per tutti a partire dal 2008
Finestre: periodo dell'anno in cui si può chiedere il trattamento pensioni-
stico
Lavori usuranti: elenco contenuto in apposito decreto che sarà rivisto in
settembre dei lavori consideranti particolarmente faticosi, per i quali ci sa-
rà un anticipo dell'età pensionabile di 3 anni
Quota: sistema per il calcolo dell'età pensionabile che somma l'età con
l'anzianità contributiva, introdotto nel nuovo protocollo del Governo
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