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Numero 9 del 2008

Stampa: libertà vigilata


Foto: Stampa: libertà vigilata
PAGINA 14

Testi pagina 14

Per il 62% delle risposte l'immigrazio-ne è "solo questione di regole e del lo-
ro rispetto", per il 19% è "tutto come pri-
ma" mentre per il rimanente 19% "ci ser-
ve" sia per i lavori che nessuno vuol fa-
re più sia per garantire le nostre pensio-
ni. Il "mondo è in movi-
mento" e molte persone
si spostano per migliora-
re le proprie condizioni
di vita. La percezione
reale è che "ci siano più
stranieri regolari" ma
che la diffidenza nei loro
confronti permanga da
parte degli italiani. La
paura nasce da avveni-
menti che "ci hanno la-
sciato fortemente turbati
e disorientati" tanto da
farci credere che qui ven-
ga solo chi "crede di trovare il paese dei
balocchi". Esiste un "maggior timore ver-
so il futuro", fenomeno aggravato dalla
"mancanza di una concreta politica di
accoglienza ed integrazione" che nessun
governo è riuscito a implementare e che
"hanno assecondato le pulsioni peggiori
dell'elettorato, alimentando l'ostilità
verso i migranti". E forse, per qualcuno,
le persone in clandestinità sono utili per
"garantirne meglio lo sfruttamento".
Dell'immigrazione piace la prospetti-
va multiculturale: "la possibilità di
scambio di saperi, la condivisione, la
conoscenza di mondi e lingue diverse".
La "la possibilità di contaminarci e ren-
dere più ricca la nostra vita ed espe-
rienza". Del resto qualcuno ci ricorda
che "l'uomo, da quando è comparso sul-
la terra, si è sempre spostato per soddi-
sfare la sua sussistenza". E c'è anche chi
sottolinea di essere "rigidamente sul det-
to 'paese che vai,usanza che trovi'. Ac-
colgo le loro usanze, ma non per can-
cellare o fare calpestare le mie".
Dell'immigrazione non piace "la stru-
mentalizzazione dei problemi legati al-
l'immigrazione per fare propaganda pro
o contro", "la speculazione politica",
l'atteggiamento della maggior parte dei
media "pronti a sottolineare episodi di
criminalità i cui responsabili sono i mi-
granti" anche se c'è chi aggiunge "alcuni
dei quali, peraltro, offrono oggettivi pre-
testi in tal senso, producendo danni per
tutti". "Se vogliono essere accettati de-
vono rispettare regole ben precise, ade-
guarsi alle nostre leggi e non eccedere in
comportamenti che possano creare ten-
sioni".
Non piace il fatto che "in nome di
certi credi religiosi o tradizioni ci possa-
no essere deroghe alle regole che tutti
noi dobbiamo rispettare".
Non piace "l'imposizione dei loro
pensieri e di come taluni considerano le
donne: le vedono come serve da coprire
e bastonare, ripudiare, uccidere" o "la
presunzione di volere applicare le loro
regole (islamiche) in antitesi alle no-
stre".
La contrapposizione tra diritti di
gruppo delle minoranze e diritti delle
donne è un tema dibattuto ormai da di-
versi anni a livello internazionale, le ri-
sposte registrate ci spingono ad appro-
fondirne le linee anche dalle pagine di
questo giornale.
Sondaggio di luglio / agosto
Immigrazione,
cosa è cambiato?
settembre 2008 noidonne14
Rosa M. Amorevole
Cittadinanza ai minori stranieri
"Dare la cittadinanza italiana ai minori nati in Italia da genitori stranieri
e a quelli che hanno frequentato la scuola in Italia per almeno due anni".
Questa la sintetica proposta avanzata da Luigi Cancrini del Centro Aiu-
to Bambini Maltrattati di Roma, in occasione di una conferenza stam-
pa organizzata alla Casa Internazionale delle Donne. Lo spunto per questa
proposta - aperta ai suggerimenti di chi vorrà aderire al Comitato promo-
tore che valuterà se raccogliere le firme per una legge di iniziativa popola-
re o presentare una proposta bipartisan in Parlamento - viene dal dibatti-
to aperto sulla questione dei rom."La politica non entra nei luoghi del sot-
toproletariato - ha sottolineato Cancrini -. Lì c'è il volontariato, spesso
cattolico, ma mancano interventi programmatici. La sinistra ritiene suffi-
ciente non stigmatizzare mentre la destra manifesta intolleranza. L'episo-
dio di Napoli del (falso) rapimento ha determinato la deflagrazione di una
questione latente e la mossa iniziale del Governo è stata brutta, ma è im-
portante sottolineare che il Ministro Maroni ha poi raccolto altre idee e ha
presentato un documento interessante. Oggi si è aperta una discussione,
è una partita in cui occorre giocare un ruolo anche per orientare l'opinio-
ne pubblica. Lo stesso Presidente della Repubblica, nel corso della cele-
brazione della Giornata mondiale dell'Infanzia celebrata al Quirinale, ha
proposto che sia data la cittadinanza ai bambini stranieri che crescono in
Italia. Quello di cui c'è bisogno è di ricreare un clima che 40 anni fa ha per-
messo di fare tante leggi utili al Paese. C'è bisogno di larghe intese vere,
che consentano di trovare con il dialogo le soluzioni a problemi comples-
si, a fare le grandi riforme. Occorre trovare punti di intesa (e non compro-
messi, che sono altra cosa). Le idee devono maturare e diventare forza".
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