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Numero 1 del 2009

Verso un nuovo mondo?


Foto: Verso un nuovo mondo?
PAGINA 14

Testi pagina 14

gennaio 2009 noidonne14
ARoma, dal 2004 presso il Diparti-mento di Oncologia dell'Ospedale S.
Giovanni Calibita-Isola Tiberina, diret-
to dalla Dott. Vittorina Zagonel, opera
un Servizio di Medicina estetica dedica-
to alla cura di quei danni che chemiote-
rapia radioterapia e chirurgia infliggo-
no necessariamente ai malati.
Questo è stato possibile grazie alla
presenza del Servizio ambulato-
riale di Medicina Estetica nel-
l'ambito della Struttura dal
1994. Nell'accezione attuale del-
l'immagine del sé, dover dichia-
rare con innegabili segni la pre-
senza di una malattia non è gra-
devole né, spesso, ben tollerato.
Tutti devono essere in piena for-
ma, giovani e belli, altrimenti po-
trebbero essere improduttivi. La
produttività è il metro che dà il
peso sociale della Persona. Que-
sta è purtroppo l'attualità. Il danno
estetico legato alla malattia, in molti
casi può essere ben dissimulato; questo
non vale per le terapie necessarie. E'no-
ta la perdita dei capelli, la secchezza
della cute, le fissurazioni che si possono
realizzare a livello di mani e piedi (visi-
bili e dolorose), il rossore cutaneo, le
eruzioni cutanee legate a particolari
agenti chemioterapici di ultima genera-
zione. La lesione cutanea da radiotera-
pia, oltre al danno momentaneo invali-
dante, in alcuni casi può lasciare segni
indelebili. Sono effetti collaterali legati
all'azione farmacologica che non posso-
no essere evitati, ma possono essere mi-
tigati. Le stesse cicatrici chirurgiche ven-
gono seguite per ottimizzare la loro gua-
rigione.
La cura che la Medicina estetica po-
ne è proprio questa. Cercare di limitare
il danno e migliorare la qualità della vi-
ta senza interferire con la terapia, con-
siderando che può durare per tempi lun-
ghi. Oggi il malato oncologico guarisce
nel 50% dei casi, una buona percentua-
le si può considerare malato cronico al-
la pari di altre patologie meno demo-
nizzate e spaventose.
Nell'ambito del Dipartimento esiste
un Gruppo di lavoro multidisciplinare
che si occupa del sostegno alla persona
malata e alla sua famiglia, perché insie-
me possano affrontare una prova non
facile. Di questo Gruppo anno parte ol-
tre ai medici oncologi e radioterapisti,
psicologi, assistenti sociali, fisioterapi-
sti, religiosi. L'Ordine di San Giovanni di
Dio, noto come Fatebenefratelli, fa del
carisma dell'ospitalità il suo fondamen-
to, ponendo la Persona che si affida al
centro della attività sanitaria. La cura
della sofferenza, non solo fisica, ma an-
che psicologica e spirituale è il cardine
della mission del Fatebenefratelli, che è
estesa e richiesta a tutti i Collaboratori
dell'Ordine, al di là della fede religiosa o
politica, la razza, il sesso. La forza del
Fatebenefratelli consiste nella
univocità di questo enunciato
presente nella Carta di Identità
dell'Ordine.
Su questa base la Medicina
Estetica ha avuto il suo spazio
15 anni or sono. Un inestetismo
può essere causa di profonda sof-
ferenza per chi lo patisce, per cui
ha diritto a essere assistito con
competenza e profonda profes-
sionalità. La Medicina Estetica
per l'oncologia si muove nell'am-
bito del Dipartimento sotto la responsa-
bilità del dott. Fulvio Tomaselli, Coordi-
natore del più ampio Servizio, affianca-
to dalla dott. Trocchi, medico, e dalla
dott. Assalti che, in qualità di farmaci-
sta e cosmetologa si è occupata della
scelta dei prodotti cosmetici utili nelle
diverse situazioni. Questa è la partico-
larità: si utilizzano cosmetici di rango
di produzione industriale, reperibili su
tutto il territorio nazionale e oltre, que-
sto per consentire un facile proseguo
della cura cosmetologica indicata. Inol-
tre viene insegnato il camouflage per co-
prire discromie cutanee, si propone il ta-
tuaggio medico per ricostruire le soprac-
ciglia e l'areola mammaria. Il Servizio è
totalmente gratuito per i Malati di que-
sto Ospedale, che ricevono anche i co-
smetici necessari per iniziare la terapia;
in alcuni casi la fornitura è fino al ter-
mine della terapia. Questo è reso possi-
bile dalla disponibilità delle Aziende
produttrici. Sono stati incontrati oltre
mille malati in percentuale quasi ugua-
le fra maschi e femmine, ai quali è stato
fornito un aiuto per essere attraverso
l'apparire e portarli a guardare oltre la
malattia alla vita che continua.
* Coordinatore del Servizio Ambulatoriale di
Medicina Estetica ospedale S. Giovanni Calibi-
ta, FBF, Isola Tiberina / Roma
Non solo pillole
BenEssere
* Fulvio Tomaselli
la medicina estetica
per il malato oncologico
Un altro settore che ha acquistato un' importanza inedita è quello della cura del
corpo e della salute, propria e dei propri familiari. Lo sviluppo della medicina ha
aumentato le mediazioni necessarie per adattare ai bisogni i servizi offerti dalle istitu-
zioni e le competenze che a questo scopo occorre sviluppare. Basti accennare ai pro-
blemi posti dalla crescente specializzazione dei medici, e dalla trasformazione del
medico generico in un passa - ricette burocratico, che richiede sempre più un ruolo
attivo ed una capacità autonoma di gestione della salute da parte dei pazienti o di chi
si prende cura di loro. Anche gli stereotipi sulla casa, come luogo isolato e isolante
hanno perso senso, dal momento che mentre i tradizionali luoghi di aggregazione e
socialità pubblici (dai cinema agli stadi, dalle osterie alle sezioni di partito) stanno len-
tamente declinando, la televisione, il computer e tutte le altre tecnologie interattive
che vengono messe ogni giorno sul mercato ci consentono di restare permanente-
mente in contatto con il mondo esterno senza muoverci da casa, anzi portano il
mondo esterno in casa. Nel frattempo il lavoro per il mercato, con il dilagare del pre-
cariato e la mobilità imposta fra vari posti di lavoro e vari lavori, ha perso la capacità
di dare un' identità sociale e personale forte, e come tale contrapposta all' identità
debole della casalinga.
Enrichetta Susi
segue da pag 13
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