Numero 8 del 2014
Viaggiatrici
Testi pagina 14
12 Luglio-Agosto 2014
VIAGGIATRICI | 1
“Il viaggio è soprattutto libertà. Dagli obblighi quo-tidiani, ma anche libertà di conoscere e scoprire”. Licia Colò, nota conduttrice televisiva, da decenni
ci racconta con garbo e vivacità luoghi lontani ed esotici o
aspetti meno conosciuti di località facilmente raggiungibili.
Talvolta negli studi di ‘Alle falde del
Kilimangiaro’ sono viaggiatori comu-
ni a diventare protagonisti, quasi a
voler sottolineare l’idea di Colò che
“qualsiasi tipo di viaggio è un’espe-
rienza che arricchisce”. E che vale la
pena di essere vissuta e condivisa.
Ma, Licia - come chiede subito di
farsi chiamare, dandole del tu -
che significa per te il viaggio?
Mio papà era un pilota dell’Alitalia e
ho sempre viaggiato sin da piccola
con la mia famiglia. Quando ho poi
iniziato a farlo per scelta e in auto-
nomia è stato soprattutto in relazio-
ne alla mia passione per la natura
e per gli animali. Andavo nei Parchi
nazionali, dove la natura era la gran-
de protagonista. Il mio obiettivo non
era tanto il viaggio, quanto cogliere
e testimoniare l’interazione uomo-
ambiente. Il viaggio era più una con-
seguenza, del voler seguire questo
mio bisogno.
Però tu racconti molto anche il
viaggio nello spazio urbanizzato. Come vedi quel’espe-
rienza?
Penso che qualsiasi tipo di viaggio sia un’esperienza da
fare e da vivere intensamente. Non condivido l’approccio,
rigido, di alcuni intellettuali secondo i quali il viaggio deve
essere, o non deve essere, solo di un certo tipo. Io pen-
so, invece, che ciascuno debba sentirsi nella più assoluta
libertà. Il viaggio è conoscenza a prescindere, in qualsia-
si situazione lo si faccia, anche il viaggio mordi e fuggi o
quello più scontato o banale, se si parte con la voglia di
andare a conoscere e scoprire. Talvolta mi chiedono con-
sigli…. ma ritengo che i viaggi siano come un marito o una
moglie: non si possono ‘consigliare’ … ognuno ha i suoi
gusti personali.
Da molti anni comunichi il viag-
giare. Hai visto cambiamenti?
C’è stata una grande evoluzione:
i viaggi sono più accessibili a tutti,
mentre una volta erano riservati a chi
aveva maggiori possibilità economi-
che. Adesso siamo un po’ tornati
indietro a causa della crisi econo-
mica. Questa facilità nella possibilità
di viaggiare ha forse concesso una
maggiore superficialità, ma non è
un controsenso con quanto dicevo
prima. È solo che talvolta si tratta di
specchietti per le allodole, nel sen-
so che ti offrono tutto quello che hai
a casa tua, limitando così l’incontro
con delle novità.
Per la tua esperienza, le donne
hanno un modo diverso di vivere
il viaggio?
Le donne hanno una marcia in più.
Non dico che siamo più intelligen-
ti, è che siamo diverse: più aperte,
elastiche, tolleranti. Queste carat-
teristiche, quando viaggi, sono importanti. Ho conosciuto
tante donne -anche un po’ folli - che hanno attraversato ,
magari sole o in moto, zone scomode e difficili in America
o in Africa. Devo dire che le donne sono molto più corag-
giose degli uomini. Per viaggiare non bisogna avere forza,
ma bisogna avere coraggio. La forza che chiede il viaggio
non è data dal muscolo, ma dall’apertura mentale. Ecco, la
marcia in più è anche questa. E fa la differenza!
LICIA COLò
LIBERTà E LARGHI ORIZZONTI
IL vIAGGIO è sOpRATTuTTO LIBERTà E LE dONNE HANNO uN TImBRO dIvERsO.
CHE sI CHIAmA CORAGGIO. pAROLA dI Licia coLò
di Tiziana Bartolini