Numero 2 del 2012
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Testi pagina 14
SETTANTENNI (E OLTRE) DI OGGI / 1
EREDITÀ CIVILE E POLITICA
Testimonianza di Paola Gaiotti De Biase
TOCCA ALLE GIOVANI DECIDERE COSA
DEBBA ESSERE CONTINUATO DELLA NO-
STRA ESPERIENZA. A NOI TOCCA SOLO
RACCONTARLA.
aola Gaiotti De Biase si è sen-
tita sempre impegnata nella
politica, a vario titolo e con ruo-
li diversi. Nella Democrazia Cri-
stiana fino al 1984 (è stata europarla-
mentare), la sua formazione culturale l’ha
poi portata verso il Pds (è stata Depu-
tata) e a contribuire alla nascita prima
dell’Ulivo e poi del PD. La sua partico-
lare attenzione alla storia e alla politi-
ca delle donne è documentata da nu-
merose pubblicazioni. Nel suo recente li-
bro,’Passare la mano’ (ed Viella, con la
prefazione di Romano Prodi), De Biase
propone una sua memoria personale nel-
l’intento di dare "l’ulti mo contributo pos-
sibile ad un futuro che è ormai nelle mani
di altre generazioniâ€. Abbiamo raccolto
la sua testimonianza e le riflessioni di
una donna che, a 84 anni, ripercorre la
sua esistenza apprezzandone opportu-
nità , lotte e vittorie. Riconoscendone an-
che le sconï¬tte.
Il suo percorso di vita si è
intrecciato profondamente con la
dimensione della politica, intesa
come impegno civico.
Dal suo puto di vista e con le sue
esperienze, quanto manca alla
nostra comunità nazionale una
visione politica?
Cosa perdiamo, tutti e tutte,
nella nostra quotidianità e nelle
prospettive future?
Io credo che da un po’ di mesi l’Italia
stia vivendo una nuova primavera.
o noidonne | febbraio | 2012
L’oggi, in ragione di una crisi mondiale
che ha la sua lontana origine nella svol-
ta liberista, che era sembrata cancel-
lare l’approdo a una cultura democra-
tica consapevole che la solidarietà è
una convenienza collettiva, è segnato
in Italia da una serie simboli inequi-
vocabili: la vittoria clamorosa ai refe-
rendum e alle amministrative, il sen-
timento popolare di celebrazione dei
150 anni, la giornata storica del 13 feb-
braio 2011, accompagnata da una se-
rie di manifestazione di massa parte-
cipate, ora la novità di stile e di dia-
logo del Governo Monti. In molti ab-
biamo sentito ï¬nalmente attenuarsi il
disagio delle relazioni in un paese che
non riconoscevamo più. Sia chiaro: sa-
rebbe un errore politico dare a tutti
quei simboli un valore di parte politi-
ca; anche se il messaggio politico è sta-
to non a caso raccolto con più entu-
siasmo a sinistra che a destra, e nes-
suno può meravigliarsene, si tratta di
molto di più. Si tratta appunto di una
diversa domanda di etica, di coerenza,
di responsabilità rivolta al proprio
paese, si tratta di valore dell’unità e
dell’accoglienza o di dignità della
A cura di Tiziana Bartolini
donna, o di antirazzismo, di sobrietÃ
di comportamenti.
Lei ha seguito con passione le
tappe politiche e istituzionali
che hanno portato, dopo
Tangentopoli, alla nascita del
Partito Democratico. Nel suo
libro ’Passare la mano’ e anche in
altre riflessioni ha analizzato le
scelte (e le non scelte) delle
donne che erano ai vertici dei
partiti. Quali sono stati gli errori
o le sottovalutazioni delle
dirigenti che più hanno pesato?
Rischio di essere troppo severa in ragione
della brevità . Il movimento delle donne,
dopo la vittoria nel referendum sulla 194,
non ha mai affrontato i costi della sua
frammentazione e separatezza in piccoli
gruppi, inevitabilmente monotematici,
malgrado il loro lavoro spesso eccel-
lente. Le donne della politica hanno
concentrato troppo la loro attenzione sui
numeri della rappresentanza femminile
anziché sulle centralità che l’agenda p0-
litica delle donne introduce nel proget-
to politico. L’esempio migliore riguarda
la storia dell’Ulivo. Sono sempre stata
convinta che le donne avevano nell’Ulivo
una funzione di avanguardia, proprio per-
ché meno segnate dalle ideologie poli-
tiche, e dal loro utilizzo strumentale, in
posizioni di rendita. Sui temi caldi, le co-
siddette questioni etiche, le donne vi-
vono un’esperienza diretta, di centrali-
tà delle relazioni rispetto alla norma
astratta; sono meglio attrezzate per me-
diazioni e le soluzioni concrete. Potevano
porsi come leadership del nuovo intreccio
di culture, di contaminazione. Chi ha ten-
tato di farlo è stata spesso sola. Il con-