Numero 6 del 2015
Cibo ribelle - Speciale donne arabe
Testi pagina 14
12 Giugno 2015
Le intitoLazioni di vie e piazze
deLLe nostre città rifLettono una
cuLtura storica e una dimensione
sociaLe ancora moLto misogine; Lo
squiLibrio in favore dei personaggi
maschiLi è L’espressione deL potere
degLi uomini che hanno fatto e
hanno scritto La storia, rendendo
invisibiLe iL genere femminiLe.
Al contrario la natura suggestiva del parco romano di Villa
Pamphili fa da sfondo a viali quasi tutti dedicati alle donne,
un ribaltamento del sessismo che prevale nell’odonoma-
stica cittadina.
A partire dalla fine degli anni Settanta, ma con una maggior
frequenza negli anni successivi fino al 2007, si è seguita la
politica di intitolare a donne di valore i viali interni del par-
co. Le figure commemorate costituiscono un’inversione di
tendenza rispetto alle scelte odonomastiche del passato,
che privilegiavano nomi di sante, figure religiose o lega-
te all’impegno sociale di tipo assistenziale e caritatevole.
Le protagoniste di Villa Pamphli hanno avuto ruoli attivi e
paritari nella società, dimostrando capacità di pensiero e
di azione, indipendenza intellettuale e morale. Con questo
caleidoscopico panorama di genere si è voluto rimediare
alle evidenti e continue “distrazioni” delle amministrazio-
ni politiche, creando una sorta di “Pantheon all’aperto”
dell’universo femminile, un risarcimento tardivo alla me-
moria delle donne e alla loro storia.
Sono trenta le aree intitolate a donne vissute in un arco
temporale che va dal XVII secolo (con il ponte dedicato ad
Artemisia Gentileschi) fino ai giorni nostri (con le targhe ad
Anna Politkovskaja e Oriana Fallaci, collocate pochi mesi
dopo la loro morte).
toponomastica
femminiLe a roma
Le donne di viLLa pamphiLi
Da artemisia Gentileschi a camilla ceDerna passanDo per simone De Beauvoir
il parco romano è un “pantheon all’aperto” Dell’universo femminile
di barbara belotti
a. politkovskaja
/ eleonora d’onofrio
cristina belgioioso
/ mauro Zennaro
carla capponi
/ Denisa nistor podar
camilla cederna
/ Denisa nistor podar
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