Numero 4 del 2016
Europa (in)difesa. Barriere politiche e culturali
Testi pagina 14
12 Aprile-Maggio 2016
La Scuola Elementale di Arte Ostetrica (SEAO) nasce nel 1996 su un progetto di Verena Sch-mid, ostetrica e formatrice in Italia e all’estero, ed è da oltre vent’anni un punto di riferimento per l’ag-
giornamento e la formazione post universitaria dedicata a
operatori e operatrici della nascita La SEAO, oltre ad es-
sere casa editrice di letteratura specialistica e di settore, è
uno dei centri internazionali propulsori della cultura della
buona nascita, per una assistenza ai processi riprodutti-
vi femminili che sia più vicina ai bisogni delle donne, dei
bambini e delle famiglie.
In questa collaudata realtà culturale nasce il progetto
SEAO Rise, con cui la SEAO vuole dare un segnale im-
portante di presenza nella società civile, estendendo i pro-
pri principi e promuovendo la cultura del femminile oltre i
confini dell’assistenza alla donna.
La SEAO ha sempre considera-
to la salute biologica della donna
non scindibile dalla sua salute
sociale, dalla tutela dei diritti, dal-
la conoscenza dei propri specifici
strumenti. Con questa precisa vi-
sione il tema della nascita è sempre
stato affrontato: mettendo la donna al
centro e puntando sulle sue risorse.
Risorse immense, doni utilizzabili in
ogni momento del ciclo di vita della
donna. La consapevolezza del sape-
re biologico del corpo è fondamentale per la salute fisica-
psichica-emotiva-sociale delle donne ed è essenziale per
un reale e concreto recupero della profonda cultura del
femminile.
C’è stata un’epoca lontanissima, di cui abbiamo perso
la memoria, in cui la vita delle comunità era determinata
dal tempo del corpo delle donne. Quando ancora la luce
della luna regolava i cicli ovulatori, le donne mestruavano
insieme, e insieme si ritiravano nelle tende rosse, allonta-
nandosi dalla comunità. Non perché considerate impure,
RITORNO ALLA CULTURA
DEL FEMMINILE
SEAO RISE, il nuovo progetto della Scuola elementale di arte oStetrica.
alla riScoperta del noStro valore e dei noStri valori
di Francesca Rugi e Anna Maria Rossetti
come più tardi è accaduto in molte culture, bensì perché
rispettate nel bisogno di riposo, cura, condivisione con le
sorelle di sangue.
In questi tempi remoti il corpo delle donne era conside-
rato sacro perché capace di generare, ma anche perché
capace di nutrire i piccoli e di sanguinare ogni mese rin-
novandosi e ritrovando nuove forze
invece che morire.
Dalla semplice osservazione del pro-
prio corpo e delle sue capacità, le
nostre antenate crescevano affidan-
dosi ad esso e lasciandosi guidare
dalle sue competenze. In un tempo
in cui non era ancora stata operata
l’innaturale e dannosa opera di scis-
sione, le donne vivevano utilizzando
l’intero funzionante sistema corpo-
spirito-emozioni-rete femminile. Si-
stema che richiede di essere integro
per far sì che le donne restino in salute e possano espri-
mere pienamente le loro potenzialità.
Non è casuale che il corpo delle donne sia stato il cen-
tro della repressione della cultura patriarcale. Su di
esso si è accanita e continua ad accanirsi la coercizio-
ne fisica, morale, culturale. Perché allontanare le donne
dalle risorse del loro corpo significava mutilarle delle loro
capacità e limitarle.
La consapevolezza della necessità di riappropriarsi della
relazione profonda con il corpo e con i reali strumenti del
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