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Numero 11 del 2009

Sex love & ...


Foto: Sex love & ...
PAGINA 13

Testi pagina 13

Non sì è mai visto un Ministro dell'I-struzione che, di fronte alla lotta
degli insegnanti per la difesa del posto
di lavoro e della scuola pubblica, non
trova di meglio che invitarli ad andar-
sene! L'anno scolastico è iniziato nel se-
gno dei tagli: 57.000 posti in meno sol-
tanto per l'anno 2009-10, che arriveran-
no a più di 150.000 entro i prossimi due
anni. Tagli realizzati sui vari livelli del-
la riorganizzazione scolastica. A partire
dall'introduzione del famoso maestro
unico, l'eliminazione delle compresenze
e del modulo; l'aumento del numero de-
gli alunni per classe, spesso superando
il numero di 30; l'obbligo del completa-
mento a 18 ore di lezione e conseguente
eliminazione delle ore a disposizione;
l'assegnazione delle classi non più fatta
in base a criteri di coerenza disciplinare
ma con l'unico obiettivo di riempire il
monte ore; un aumento dell'orario di la-
voro per il personale docente pratica-
mente imponendo straordinari, su catte-
dre spesso accettate per cercare di incre-
mentare uno stipendio tra i più bassi
d'Europa; la riduzione dell'orario di al-
cune materie (come l'ora in meno di ita-
liano alle medie trasformata in una non
meglio identificata ora di approfondi-
mento); i tagli al personale ATA e dei
docenti di sostegno, circa 15.256 posti.
Da settembre sono rimasti a casa oltre
30.000 lavoratori, mentre i bilanci delle
scuole sono stati privati per tutto l'anno
scolastico 2009-2010 dei fondi per il
funzionamento didattico e amministra-
tivo: soldi per il materiale, i laboratori,
le biblioteche, per le stesse pulizie! I ta-
gli e l'azzeramento dei fondi operati dal
duo Tremonti- Gelmini, mira a distrug-
gere la scuola pubblica nel più breve
tempo possibile: altrimenti che altro
senso trovare alla scelta di azzerare i
fondi alle scuole statali e di mantenere
integri quelli alle private e confessiona-
li? Senza dimenticare che in estate la Le-
ga ha proposto (con demagogia e razzi-
smo) di scambiare il sistema nazionale
d'istruzione con l' insegnamento 'federa-
lista' dei dialetti e il reclutamento degli
insegnanti su base regionale. Gelmini si
è detta favorevole! Il suo piano, pompo-
samente presentato come "organica ri-
forma" è invece privo di qualsiasi sup-
porto scientifico e pedagogico, determi-
nato com'è solo dalle scelte di bilancio
volute da Tremonti, con una concezione
servile e strumentale dell'istruzione. Il
governo, di fronte alle imponenti prote-
ste del mondo della scuola, ha cercato
di recuperare con una nuova invenzio-
ne: i "contratti di disponibilità" denomi-
nati "salvaprecari". Una scelta che, se
possibile, mortifica ancora di più i do-
centi mandati a casa, declassandoli in
docenti di serie B, disponibili a qualsia-
si tipo di chiamata e mansione. Insom-
ma, siamo al caporalato nella scuola,
alla riduzione di personale qualificato
come gli insegnanti nella più classica
delle "manodopere di riserva", quella
che il sistema capitalistico ha sempre
avuto e usato nelle fasi di sfruttamento
più duro e nei momenti di riorganizza-
zione della produzione. Ma qui è lo Sta-
to che usa la manodopera di riserva!
È lo Stato, che in piena crisi econo-
mica mette sul lastrico decine di mi-
gliaia di persone, è lo Stato che rinnega
la sua funzione primaria di garante dei
diritti dei lavoratori scritti nelle leggi e
nella Costituzione. Riassumendo: circa
25.000 precari, tra docenti e personale
tecnico amministrativo non avranno
più le supplenze annuali, decine di mi-
gliaia di ruolo sono stati dichiarati in
esubero, le scuole in sofferenza finanzia-
ria non potranno garantire nemmeno le
spese ordinarie e il pagamento delle
supplenze brevi. Sono state cancellate
esperienze pedagogiche e didattiche ap-
prezzate in tutta Europa.
I regolamenti approvati disegnano
una scuola nozionistica, con classi più
affollate, con meno ore frontali e di la-
boratorio, annullando di fatto la fun-
zione dell'autonomia scolastica. La no-
stra scuola è stata per un quarantennio
un pilastro dell'Italia repubblicana, del-
la sua crescita democratica e civile,
strumento di promozione sociale, fatto-
re di unificazione di un Paese tormenta-
to da intollerabili squilibri territoriali e
culturali. Ma nell'Italia di oggi, che ta-
glia fondi alla Ricerca e all'Università,
che è scesa all'ultimo posto dell'OCSE
per il rapporto Ricerca-PIL, questo pila-
stro democratico non è più tollerato, è
d'impaccio all'opera sistematica di di-
struzione della conoscenza e del diritto
al sapere dei cittadini. Pardon: delle ple-
bi teledipendenti: che, com'è noto, meno
sanno meglio è!
noidonne novembre 2009 13
57.000 posti in meno
Docenti (ex)
Paola Pellegrini
distruggere la scuola pubblica:
missione possibile, parola di
Mariastella Gelmini
era scritto nel Concordato di epoca fa-
scista, la religione di Stato, cancellando
l'unico punto veramente positivo del
Concordato di Craxi (per ottenere il
quale il suo governo aveva concesso l'8
per mille a Ruini). Che dire? Ispirate da
spirito di "reconquista" temporale e da
intolleranza verso le altre religioni mi-
noritarie, per non parlare dei non cre-
denti, le leggi ispirate da Oltretevere
hanno contribuito, insieme alle forze
più retrive del paese oggi raggruppate
nel cosiddetto "berlusconismo", a inde-
bolire nella coscienza civile del paese i
principi cardine della Costituzione: di-
ritti inalienabili, rispetto del pluralismo,
uguaglianza di fronte alla legge.
E al principio di laicità dello Stato
viene concesso ormai un rispetto solo
formale (vedi legge 40, Dico, testamen-
to biologico ecc.) anche se i vertici del-
la Chiesa, grazie al vassallaggio della
classe politica, godono di un obiettivo
vantaggio di immagine rispetto ai mul-
lah dei paesi in cui la sharia viene tra-
dotta in legge.
segue dalla pagina precedente
Dacia Maraini
ad Albano Laziale
"Tutte le forme di molestia, di vessazio-
ne, di persecuzione, nei confronti delle
donne sono orribili". Con queste parole
del Presidente della Repubblica
l'Associazione culturale '8 marzo' acco-
glie Dacia Maraini domenica 22 novem-
bre ad Albano (Palazzo Savelli h 17,30)
per la proiezione del film 'Marianna
Ucrìa', tratto dal suo romanzo. "Nella
giornata mondiale di impegno e di lotta
contro la violenza alle donne la presen-
za della Maraini a questa iniziativa
assume per noi un particolare significa-
to - hanno osservato Ada Scalchi e
Silvia Santarelli - a sostegno del mes-
saggio di pace, tolleranza e uguaglianza
che vogliamo promuovere".
Tel 0697249565 - mail: info@associa-
zione8marzo.it
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