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Numero 5 del 2009

La nuova Europa


Foto: La nuova Europa
PAGINA 13

Testi pagina 13

ra Eluana ed il circo mediatico ha spen-
to le sue luci, lo stesso CNT ha imme-
diatamente registrato una ripresa delle
adesioni.
Nell'ultimo anno il potenziali dona-
tori segnati dalle Rianimazioni ai Centri
di Coordinamento della Rete Nazionale
Trapianti sono stati 2.289 (40,1 per mi-
lione di abitanti) si tratta dato più ele-
vato sinora registrato. Rispetto al 2007
l'incremento è stato di 89 donatori se-
gnalati, pari al 4,05% in più.- (Fonte
Centro Nazionale Trapianti - Ministero
Salute) E' come se, dopo la sbornia co-
municativa, la coscienza delle persone
fosse rientrata nella normalità delle co-
se, ed il buon senso fosse tornato a pre-
valere.
Come se la cultura della donazione
degli organi fosse ritornata a muoversi
nella direzione di una valorizzazione
del carattere personale della corporeità,
ed il proprio corpo considerato di nuo-
vo come una cosa che deve finire con la
morte.
Che è, in pratica, il principale assun-
to dell'educazione alla donazione degli
organi.
Il ritorno ad una condizione di spe-
ranza che la medicina dei trapianti ha
contribuito ad alimentare, allargando
la nostra possibilità di vivere la cura
per l'altro: "i trapianti hanno conferito
all'uomo poteri nuovi sulla vita e sulla
morte dei propri simili".
Un modo di pensare concepito in ba-
se alla doverosità etica della solidarie-
tà.
Non ha più alcuna giustificazione,
infatti, il concetto del possesso estremi-
stico del proprio corpo.
Il corpo ritorna ed essere la "macchi-
na". Preziosa, misteriosa, affascinante.
E con l'estremo gesto, anche etica, mo-
rale, che và, in tal modo, oltre i limiti
dell'umano e del terreno.
* Collaboratore di Cattedra in Bioetica, presso l'I-
stituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Na-
poli. Dottoranda di Ricerca in "Etica e Filosofia Poli-
tico-Giuridica" presso l'Università di Salerno. Lavo-
ra presso la Struttura Complessa del Centro Dire-
zionale Coordinamento Prelievi e Trapianti d'organi
e tessuti dell' A.S.L. SA/1 come Collaboratrice Lau-
reata in Scienze dell'educazione. Referente e Con-
sulente per la Bioetica per la donazione del Sangue
del Cordone Ombelicale. Referente Aziendale per il
Sistema Informativo Trapianti. Componente del
Collegio Medico per l'Accertamento della Morte Ce-
rebrale.
noidonne maggio 2009 13
concetti e autori di Emanuela Irace
A Proposito
di raccolta differenziata
L'Agorà era la piazza greca dove si intrattenevano politici e truffatori. Mercanti e stranieri.
Religiosi e curiosi. Era il centro della chiacchiera. Raffinata, o come si direbbe, oggi da bar.
Il concetto di piazza ha resistito millenni. Ciascun quartiere ha la sua, ma nel mio paese, a
60 km dalla capitale le piazze non ci sono più. Al loro posto nuclei di cassonetti per la rac-
colta differenziata e collage di annunci di cronaca mortuaria. Entrambi catalizzatori di
umani capannelli. Variamente compositi, come nuovi luoghi di meditazione post consumi-
stica e pro-povertà. Attraggono soprattutto donne. Organizzatissime. Procedono con trol-
ley in pseudo pachwork simil kilt, modello Burberry's, dal quale sembrano trafugare pre-
ziosa refurtiva. L'operazione smaltimento rifiuti richiede tempo e, tra il dubbio se il piatto
di carta sporco di lasagna domenicale vada nell'indifferenziata o nella plastica, scatta la
confidenza di quanto è brigoso suddividere la bustina del tè, composta da carta, umido e
spilletta di metallo. Tanta difficoltà crea amicizia, amorazzo, chiacchiere. Proprio come
davanti alle bacheche degli annunci mortuari. Dove il piacere di scoprire che non ci sei si
mischia all'altrettanto piacevole intrattenimento del vedere morto quello più giovane di te.
Anche lì scatta la confidenza e il capannello si anima. Come nell'Agorà. Con le stesse chiac-
chiere di sempre. Le stesse che facciamo a casa e al bar.
Testamento biologico nel X° Municipio di Roma
Il parlamentino del X Municipio di Roma, guidato da Sandro Medici, ha varato un
provvedimento che permette ai cittadini di compilare un modulo prestampato per il
testamento biologico e depositarlo presso gli uffici anagrafici; un atto che certifi-
cherà il desiderio di esercitare il diritto all'autodeterminazione sul trattamento sani-
tario di fine vita. L'idea del registro del testamento biologico era nata lo scorso
novembre durante un convegno organizzato da Mina Welby, che è delegata dei
Diritti Civili nello stesso Municipio romano, e che è stata la prima cittadina a con-
segnare simbolicamente il proprio testamento biologico.
"La base legislativa si fonda sul principio che ciò che non è proibito dalla legge è con-
sentito - ha sottolineato Medici - proprio per questo abbiamo pensato di istituire
un registro in cui venissero raccolte, su base volontaria, le intenzioni di chi non
vuole essere tenuto in vita per forza. Il municipio ha voluto inviare un segnale poli-
tico forte in un contesto dove sono ancora molte le incertezze. Credo sia importante
che gli enti locali contribuiscano alla discussione con degli atti propri per dare la
possibilità a quanti vogliono di poter scegliere in piena libertà".
"Il X Municipio ha avuto un grande coraggio ad andare contro tutte le critiche e le
divergenze politiche che venivano anche da molto in alto" ha dichiarato Mina Welby.
Grazie a questa iniziativa tutti i romani potranno avvalersi del servizio offerto diret-
tamente dal Comune, senza dover ricorrere a costosi notai.
Francesco Galofaro
Eluana Englaro. La contesa sulla fine della vita. (Meltemi, 2009)
Uscito solo dopo la morte della sfortunata Eluana Englaro, anche se pronto da
parecchi mesi, il volume si offre come un contributo al ragionamento sulla fine della
vita, su come questo momento sia incredibilmente cambiato grazie (o a causa) delle
nuove scoperte offerte dalle tecnologie e sul come tali scoperte possano parados-
salmente divenire una gabbia per la persona in assenza di un quadro normativo e di
comportamenti condivisi che rispettino la libertà di scelta.
Marco Politi
La chiesa del No. Indagine sugli italiani e la libertà di coscienza. (Mondadori, 2009)
A ottanta anni dalla firma del Concordato Politi indaga sulla legislazione italiana
mettendo in evidenza le risposte che la Chiesa italiana ha dato negli ultimi anni nel
confronto con un mondo in veloce cambiamento e rilevando il ruolo di una istitu-
zione ecclesiastica resistente alla modernità.
Partendo dalle occasioni di confronto tra Stato e Chiesi degli ultimi decenni - divor-
zio, salute riproduttiva, coppie di fatto e unioni omosessuali, libertà di cura - si
disegna un paese che convive tra fede e laicità.
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