Numero 4 del 2010
Svelate
Testi pagina 13
Un'azione politica puntua-
le e condivisa, a partire da
iniziative già intraprese,
per contrastare le immagi-
ni lesive e gli stereotipi
femminili ovunque.
È questo l'obiettivo della
campagna 'Immagini ami-
che' lanciata dall'Unione
Donne in Italia l'8 marzo
scorso. "Le immagini vio-
lente, volgari, irrispettose
della dignità femminile
sono un danno per le
donne e per l'intera socie-
tà - si legge nel comunica-
to di presentazione dell'i-
niziativa -, perché minano
alla base la possibilità di
una convivenza civile e
rispettosa dei generi". "Non vogliamo più vedere pub-
blicità nemiche del corpo delle donne circolare nello
spazio pubblico abitato da cittadine e da cittadini, da
bambine e da bambini". "Ciò che ognuno e ognuna
compie nella libertà del proprio privato, a partire dal
proprio corpo, non è cosa che ci riguarda": "A noi -
prosegue l'Udi - preme lo spazio pubblico e le immagi-
ni che questo veicola in ogni mente umana, sia quella
maschile come quella femminile, sia quella di un dato-
re o datrice di lavoro, come quella di una dirigenza di
ministero".
La pubblicità offensiva è infatti la più visibile delle vio-
lazioni contro il genere femminile. Per questo già dallo
scorso anno l'Udi aveva deciso di promuovere una
moratoria della pubblicità lesiva della dignità di genere
chiedendo ai Comuni di applicare la Risoluzione del
Parlamento europeo del 3 novembre 2008 sull'impatto
del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne
e uomini. Una campagna nel segno della continuità
quindi che fa tesoro anche degli esiti della Staffetta di
donne contro la violenza sulle donne alla quale hanno
partecipato in migliaia denunciando una cultura fatta
di sopraffazione nella famiglia, nel lavoro e nella politi-
ca: una cultura fatta di immagini. L'Udi ha deciso di
chiamare la campagna 'Immagini amiche' perché non ci
si vuole limitare alla denuncia e alla condanna, né pun-
tare alla censura o alla demonizzazione della pubblicità
in quanto tale. Anzi. L'associazione ha infatti pensato
di segnalare con un apposito premio - denominato
'Foglia amica' - chi si impegna per una comunicazione
non sessista, amica delle donne.
Le iniziative di adesione alla campagna possono essere
le più varie e articolate, seguendo lo stesso criterio
adottato per la Staffetta, che ha liberato la creatività e
la passione politica di molte. L'Udi chiede di
predisporre un 'Quaderno bianco' su cui ferma-
re le azioni intraprese, gli impegni sottoscritti
dalle istituzioni e che può essere utilizzato
anche come strumento di verifica su quei
Comuni che hanno deliberato formalmente su
'città libere'. Tutti i Quaderni, ordinati dalla
Sede nazionale dell'Udi, saranno il materiale
concreto che l'associazione consegnerà al
Parlamento europeo il 25 novembre prossimo.
Lo slogan 'Se ci offendi non vale', ha spiegato
la delegata nazionale Pina Nuzzo, "ribalta il
senso del ritornello immediatamente riconosci-
bile per dire che le donne non possono essere
impunemente rappresentate in modo violento
fino a suggerire forme di abuso": "Per loro
determinazione, indipendentemente dalle
leggi, indipendentemente dalle Authority, indi-
pendentemente dalle pur sacrosante norme di
autoregolamentazione che ci indica il
Parlamento europeo". "La questione -ha proseguito la
delegata - non riguarda solo i cartelloni pubblicitari
che avviliscono le nostre città, ma anche certe foto che
vediamo nei giornali, una certa esposizione del corpo
femminile in televisione, perfino un certo modo di
abbigliare le commesse in certi negozi. Il problema è
l'uso degli stereotipi a senso unico che mortificano le
donne. Basta guardarsi intorno per rendersi conto che
sono tanti quelli che in questi anni non hanno onorato
nessuno dei patti e nessuna delle norme che regolano
la convivenza civile tra i generi". "La nostra - ha sottoli-
neato Pina Nuzzo - è una civiltà che si fonda in buona
parte sulle immagini, a cominciare dall'arte e dalla
fotografia che oltre a riprodurre il reale riproduce
anche l'arte. A cominciare dal cinema, dalla televisione,
dalla carta stampata per arrivare al virtuale con i video-
giochi e il web". "Non a caso - ha concluso -, ciclica-
mente noi donne torniamo sulla rappresentazione dei
generi, perché sappiamo che è cruciale se si vuole
smontare il significato corrente dei segni e dei simboli
e l'immaginario su cui continua a fondarsi il rapporto
uomo/donna".
13noidonne aprile 2010
pagine autogestite dall’UDI a cura di Ingrid Colanicchia
Se ci offendi non vale
Al via la nuova campagna dell'Udi
Come aderire
Tutte le donne in Italia, italiane e straniere, singole e
associazioni, possono aderire alla Campagna Imma-
gini amiche. Per farlo occorre prendere contatto con
la Sede nazionale dell'Udi, inviando una mail all'indi-
rizzo di posta elettronica udinazionale@gmail.com.
L'adesione si sostanzia con la comunicazione dell'ini-
ziativa che si intende intraprendere.
Per seguire la Campagna e tutte le iniziative collega-
te visita il sito www.udinazionale.org.