Numero 1 del 2011
Il futuro in testa
Testi pagina 13
ficoltà a rispettare le indicazioni re—
gionali. In ogni modo anche laddove
c’è carenza lo scarto fra il numero ef-
fettivo e la linea regionale è davvero mi-
nimo. Ci sono province meno fornite
di servizi, come Cuneo per fare un
esempio, ma ciò è dettato dalla geo—
grafia . Ad Alessandria, la Provincia di
cui mi occupo, c’è una buona rispon-
denza di consultori. Per ora ne esisto-
no pochi privati ed è stata potenziata
negli ultimi anni la realtà dei servizi
pubblici. Per il resto la situazione è tale
e quale a quella delle altre regioni ita-
liane: mancano finanziamenti. Vorrei
sottolineare che molto del lavoro che
viene fatto è frutto dell’efficienza de-
ROMA
“MAI PIÙ VIOLENZA:
ESCI DAL SILENZIO!"
gli operatori, che in molti casi addirit—
tura suppliscono la mancanza di alcu-
ne figure. Quello che credo è che do-
vremmo evitare di dividerci e dare mag-
gior cura alle strutture consultoriali che,
mi va di ricordare, accolgono oltre il
50% della popolazione e seguono con
grande attenzione anche le fasce di po-
polazione immigrata, in larga parte co—
stituita da donneâ€. I
L'ASSEMBLEA DELLE DONNE CONTRO IL PROTOCOLLO COTA
“Una campagna comunicativa per arginare il tentativo strisciante di svuotare i con-
sultori pubblici del loro ruolo di centri sanitari, luogo deputato per la tutela della sa—
lute della donna e del bambino. E sostegno alle donne che intendano denunciare o
fare un vero e proprio ricorso perché vedono leso il loro diritto alla privacy dalla pre-
senza dei volontari pro vita". È quanto ha proposto il consigliere regionale Andrea Sta—
ra, gruppo Insieme per Bresso, nel giorno dell'assemblea pubblica autoconvocata al-
l'Avogadro dai gruppi femminili e dalle associazioni torinesi contro il protocollo Cota
che introduce nei consultori ivolontari dei movimenti antiaboristi. Stara sta prepa—
rando un ricorso al Tar contro i criteri di accreditamento delle associazioni previsti
nel protocollo e lancia una proposta "awiare la macchina referendaria per l'abrogazione
del Protocollo".
a Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità del Lazio
ha coinvolto nel progetto “Mai più violenza: esci dal silenzio!"
le allieve e gli allievi delle scuole medie superiori di secondo grado, sta-
tali e paritarie e dei percorsi triennali di istruzione e formazione del
Lazio con lo scopo di diffondere tra le nuove generazioni la cultura del
contrasto ad ogni forma di violenza. Numerosi e interessanti i lavori
prodotti e la premiazione è avvenuta in un giorno simbolicamente si-
gnificativo: il 25 novembre, giornata mondiale per il contrasto alla vio-
mai più violenza:
esci dal silenzio
lenza alle donne. Durante la premiazione, alla presenza delle autori-
tà della Regione Lazio, è stato sottolineato come i materiali elabora-
ti “dimostrino la sensibilità di tante ragazze e ragazzi ad un tema che
investe la persona nella sua interezzaâ€. Donatina Persichetti, presi-
dente della Consulta Femminile del Lazio, ha osservato che “la
finalità di questo concorso è quello di contri-
buire con questa forma di dia-
logo con le nuove generazio-
ni a far conoscere il dramma
che cela ogni violenza e di
come sia causa di annienta-
mento della persona e di desta-
bilizzazione del suo contesto fa-
miliare. Attraverso questo lavoro
abbiamo scoperto un mondo gio-
vanile che entra nel profondo del-
l'essere e coglie le sfumature del-
l'esistenza. Abbiamo accertato la vitalità di un corpo docente che ha
saputo cogliere la sensibilità dei ragazzi". Vivace e interessante la mo-
stra dei lavori proposti in forma multimediale, letteraria e artistica.
Piera Francesca Mastantuono
noidonne | gennaio | 2011
Q
VlIlVllllV
il