Numero 3 del 2012
D come differenti
Testi pagina 13
la proposta di legge Tarzia non basta [...] perché è neces-
sario decostruire il prototipo della “famiglia coatta†per ri-
costruirla sul desiderio e le relazioni affinché nessuno pos-
sa più deliberare sul nostro corpo e soprattutto affinché nes-
" ' suna/o sia più esclusa/o dai diritti uni-
versali - diritti di cittadinanza, reddito,
welfare -. Perché non siamo mai
state zitte e a più riprese siamo
uscite dal silenzio, ma ora bisogna
farlo in modo più forte e tutte insie-
me". Dai tre gruppi di lavoro (corpo,
servizi, diritti) sono emerse proposte
e riflessioni sull'effettivo margine di
libertà di scelta femminile. “L’auto-
determinazione non è solo un diritto, ma un modo di stare
al mondo. C'è una contraddizione tra la liberalizzazione ses-
i NOI,
O SLOGAN
1turi i tempi per una nuova stagione
terminazione
OCCORRE CONTINUARE A ESSERE VIGILI
Mentre andiamo in stampa, la Giunta Polverini ci riprova: durante la di-
scussione sulla proposta di legge sul ’sistema integrato di interventi dei
servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella regio-
ne Lazio’, è stato presentato un emendamento con il quale si vuole abro-
gare I'Art. 6 della L.R. 15/76, ovvero quell'articolo dove viene definita e
normata l'attività dei consultori e la loro funzione. L‘emendamento è sta-
to temporaneamente accantonato grazie alle pressioni delle opposizio-
ni, ma la battaglia si profila durissima.
suale e la paura della sessualità della donna. La sessuomania
nasconde in realtà una profonda fobia del sesso e della ses-
sualità , che produce forte disorientamento e solitudine"; [...]
“Serve un nuovo immaginario. Occorre continuare e im-
plementare il lavoro di informazione e controinformazione,
con inchieste e assemblee nei consultori, a scuola, ovunque.
Vogliamo lanciare una campagna per la pillola del giorno
dopo come farmaco da banco, come già avviene nel resto
d’Europa. E sulla prevenzione nei consultori, che devono es-
sere reinventati. Infine, serve una campagna contro l'obie-
zione di coscienza". [...] “Le donne di questo paese, native
e migranti, già socialmente ed economicamente svantag-
giate sono le prime vittime del continuo e violento attacco
ai diritti del lavoro, al welfare e in generale ai diritti e alle
garanzie sociali, faticosamente conquistate in decenni di lot-
te". “Attraverso una generale precarizzazione della vita, vie-
ne minata la libertà di scelta delle donne, sia nella parteci-
pazione alla vita pubblica del paese, sia nella sfera privata.
Non vogliamo essere noi il welfare mancante di questo pae-
se, bensì le sue destinatarie". I
lmateriali completi e le relazioni conclusive
sono disponibili integralmente su www/.noidonneorg
LA PROPOSTA DI LEGGE TARZIA [REGIONE LAZIO] IN PILLOLE
- Riconosce il valore primario della famiglia, quale società naturale fon-
data sul matrimonio.
- Ridefinisce iI ruolo dei Consultori Familiari come istituzioni vocate a
sostenere e promuovere la famiglia e i valori etici di cui essa è portatrice.
° Con l'art. 14 ..... viene ricordato alla donna il suo dovere morale di col-
laborare nel tentativo di superare le difficoltà che l'hanno indotta a chie-
dere l’interruzione volontaria della gravidanza.
- I Consultori familiari “educano alla cultura familiare al rispetto del-
la vita fin dal concepimento".
° Consente una forte privatizzazione dei consultori e/o l’ingerenza del-
l'associazionismo familiare.
Art. 16 “In ciascun consultorio deve essere garantita la presenza al-
meno delle seguenti figure professionali: consulente familiare per l'ac-
coglienza ed il coordinamento degli interventi, esperto in materia di
bioetica, assistente sociale, consulente legale, medico, ginecologo, oste-
trica, pedagogista, psicologo, mediatore familiare. Possono anche far
parte dell'equipe consultoriale esperti in discipline antropologiche e
sociali, esperti dell'insegnamento dei metodi di regolazione naturale
della fertilità , economia e programmazione familiare, oltre che personale
volontario, purché in possesso di specifici titoli, relativi alle discipline
di cui al presente articolo.â€
- Art. 26: Istituzione dei Comitati Bioetica ad opera delle Autorità Re-
gionali... Per la valutazione dei servizi consultoriali
IN GENERALE LA PROPOSTA:
- non parla più di promozione della salute, di educazione ses-
suale, di contraccezione (tutti elementi indispensabili per una
reale prevenzione del ricorso all'aborto);
- nega quanto dichiarato nella relazione annuale sullo stato di at-
tuazione della legge 194 che evidenzia il calo costante del ricorso
alle IVG dall'entrata in vigore della legge e mette in relazione pro-
porzionale tale riduzione alla presenza di strutture che si occupo
di pianificazione familiare. Quindi di contraccezione;
- nega l'autodeterminazione della donna;
- è in contrasto con principi costituzionali e con la L. 405\75 e
la L.194\78;
- apre nuovi finanziamenti anche alle associazioni private con
scopo di lucro;
- è una pesante ingerenza nei confronti degli operatori, che la-
vorano in autonomia tecnico professionale e dei loro valori eti-
ci dei quali già gli Ordini professionali sono garanti;
- non garantisce il carattere di laicità e quindi di rispetto delle di-
verse sensibilità e culture di chi si rivolge ai servizi consultoriali.
noidonne | marzo | 2012