Numero 9 del 2015
Diritto di famiglia 40 anni dopo
Testi pagina 13
11Settembre 2015
alcuni particolari problemi anche sulla base dell’esperienza fat-
ta e da qui nasce la necessità di discutere approfonditamente
con tante altre donne. A me piacerebbe discutere dell’attualità
politica del femminismo in un mondo in profonda e radicale tra-
sformazione economica, tecnologica, di potere e della potenza
colonizzatrice delle menti e dei desideri che porta con sé. Ma
anche del perché ci sia tanta energia femminile e tanta fram-
mentazione in Italia. Il congresso è già una priorità tanto più che
vogliamo un congresso aperto a tutte coloro che sono interessa-
te. Non so se ci sono ancora, oltre l’Udi, associazioni di donne
che fanno congressi nazionali. È sicuramente un momento e una
modalità particolare del confronto politico. Dopo quattro anni dal
quindicesimo sono tanti gli ambiti politici in cui il pensiero dell’U-
di si è dimostrato forte e manterremo questa centralità anche nel
dibattito congressuale a gennaio, passaggi in cui non possiamo
non guardare a quanto succede dentro di noi e intorno a noi
con la capacità di arrivare a dire parole condivise anche con
tante altre femministe con cui abbiamo lotte comuni e confronti
aperti e che sono consapevoli del rischio dell’inessenzialità del
Ro ma, 16 settembre ore 16.00
Via della Penitenza 35
Inaugurazione della nuova
Sede Nazionale dell’UDI
e dell’Archivio Centrale
pensiero delle donne nel quadro politico attuale. Siamo di fronte
a grandi contraddizioni, come dimostra la resistenza delle donne
del Kurdistan o dei paesi arabi, le migranti che sono tra le vittime
maggiori di guerre, fondamentalismi e povertà che non si arren-
dono e la forza delle donne occidentali che però fanno fatica a
emergere con posizioni non subalterne alle loro classi dirigenti.
Noi dobbiamo rifl ettere sui modi in cui neoliberismo e tutto quello
che ne consegue punta ad assimilare ancora una volta molte
esigenze e idee delle donne e non trova risposte neanche nella
presenza delle donne nelle istituzioni. L’Udi ha fatto del “50E50
ovunque si decide” una bandiera, ma oggi molte si interroga-
no sulle nuove forme del protagonismo delle donne in politica
senza alcuna soggettività differente ed effi cace nel dare risposte
alla condizione attuale delle e degli altri. Ma anche di quali sono
davvero i luoghi dove si decide. Ci sono analisi e ricerche molto
interessanti come per esempio la bioeconomia, che è anche bio-
politica, ma il pensiero unico non sembra lasciare molti margini e
le posizioni politiche delle donne appaiono prese nella morsa o
dell’omologazione individuale o della protesta ineffi cace. ?
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