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Numero 2 del 2015

Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia


Foto: Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
PAGINA 13

Testi pagina 13

11Febbraio 2015
nuta da ambienti religiosi, fa sì che questo
concetto sia ancora molto reclamizzato.
Quali sono stati i riconoscimenti e i suc-
cessi più importanti conseguiti dalla Rete
Lenford?
La soddisfazione più recente è quella di
aver ottenuto la prima condanna in Italia
per discriminazione in materia di lavoro ai
danni delle persone omosessuali. In ge-
nerale, siamo orgogliosi del riconoscimento, da parte della
Corte costituzionale, della rilevanza pubblica e sociale delle
famiglie formate da persone dello stesso sesso.?
FAMIGLIA COME LUOGO
DI AFFETTO E RESPONSABILITÀ
Giuseppina La Delfa, Presidente dell’Associazione
Famiglie Arcobaleno
Che definizione si sente di dare del concetto di famiglia?
La famiglia per me è un luogo, metafisico e insieme fisico,
dove delle persone adulte - con o senza bambini - convi-
vono, condividendo lo spazio, il tempo, la cura, le risorse
economiche. È un luogo sicuro dove ognuno può trovare lo
spazio di crescere e di svilupparsi come persona e come
individuo. Una famiglia è innanzitutto un luogo di affetto, di
responsabilità, di reciprocità.
Secondo lei, come mai ci troviamo dentro ad una genera-
lizzata difficoltà nell’accettare una famiglia formata da due
mamme o due papà?
Io non penso che questa difficoltà sia generalizzata. Noi, fa-
miglie omogenitoriali, viviamo bene qui in questo territorio ita-
liano, negli angoli anche più remoti della penisola - dall’estre-
mo sud all’Alto Adige - e non mi sento di condividere la sua
percezione su questa “generalizzata difficoltà”, che io non
percepisco affatto in concreto, nella vita quotidiana. I bambi-
ni condividono giochi, sport, spazi, recite, vanno a catechi-
smo se sono religiosi. Vivono vite serene. Vero è che se uno
apre i giornali ha l’impressione che siano tutti contro di noi.
Io noto piuttosto uno scollamento. Quando abbiamo iniziato
questo percorso di visibilità e trasparenza ho potuto vedere
quanto distante sia l’immagine dei media sull’accoglienza e il
riconoscimento di queste famiglie rispetto alla realtà fattuale
delle cose. Questi megafoni mediatici sembrano pilotati dai
maggiori reazionari del paese. Le loro argomentazioni sono
basate sul nulla. Non c’è nulla oltre la difesa di una fantoma-
tica “tradizione” e un concetto obsoleto di “natura” - cose
che non reggono il confronto con la vita, la storia, le leggi.
IL PESO
DELLA
DISCRIMINAZIONE
di Marta Mariani
Quindi io non sono d’accordo con la do-
manda. Una piccola parte è contro di noi.
Una piccola parte senz’altro molto potente.
Noi viviamo benissimo, tra poco i nostri fi-
gli saranno maggiorenni e potranno dare
la loro testimonianza. Mi sento di ribadire,
insomma, che una grande colpa nel dare
questa idea secondo cui noi famiglie arco-
baleno avremmo tutti contro, va imputata
ai media, alla TV soprattutto. La disavven-
tura con Vespa, su Rai1, (di cui ho scritto sull’Huffington Post
il 18 settembre scorso) è stata emblematica in questo senso.
In Italia c’è un vuoto normativo sui diritti degli omosessuali.
Abbiamo visto le sentinelle remare contro un fascicolo fermo
in Senato, il DDL 1211, che prevede modifiche al codice civile
in materia di disciplina delle unioni civili e dei patti di convi-
venza. Pensa che l’Italia riuscirà a tenere il passo dei paesi
mediamente più evoluti d’Europa?
A dire la verità, non so più se sono fiduciosa. Vedo l’accani-
mento di Alfano contro le trascrizioni dei matrimoni fatti all’este-
ro. Dall’altra parte sono ovviamente fiduciosa, perché l’Italia è
pressata dall’Europa su questi temi. Il fascicolo di cui lei parla
è un buon testo, anche se è chiaro che noi famiglie arcobaleno
senz’altro vorremmo una assoluta parità di diritti di fronte alla
società. Fortunatamente, allo stato attuale delle cose, anche
senza leggi noi viviamo benissimo. Certo, capitano i momenti
di crisi e il vuoto legislativo risulta davvero molto pesante.
Cosa direbbe a chi ha dubbi e perplessità sulle famiglie con
due mamme o due papà?
Li inviterei a casa nostra a prendere un caffè, a discutere,
a giocare e a parlare con i nostri bambini, con i professori
dei nostri figli. Volentieri li incontrerei, cercherei uno scambio
vero e un rapporto di condivisione esperienziale. Noi famiglie
arcobaleno abbiamo, tutto sommato, delle vite ordinarie. Per
questo penso che il miglior modo di dissolvere i dubbi e i
pregiudizi sia incontrarci e passare del tempo insieme. Il 3
maggio prossimo a Salerno ci sarà, per esempio, la “Festa di
tutte le famiglie”, una valida occasione per venirci a trovare.
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