Numero 1 del 2015
Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia
Testi pagina 13
11Gennaio 2015
del tutto opposto a quello del mercato, dove è usato per
vendere birra o yogurt. Le nostre sono richieste politiche in
un contesto politico. Cambiamo il significato della nudità,
proponiamo un altro modo di guardare alla nudità delle
donne, per le donne. Crediamo che questo sia importante
perché in quattro anni di lotta siamo state arrestate, tortu-
rate per due giorni in Bielorussia, perseguitate, costrette
a vivere in esilio. Per cosa? Perché
mostriamo il seno in un modo e con
un significato completamente diverso
rispetto alla nudità tradizionale. Per
questo potete decidere o meno di
stare dalla nostra parte, ma abbiamo
bisogno di voi, come femministe”.
La Secular Conference di Londra,
terminata con l’approvazione del
Manifesto per la laicità che sta rac-
cogliendo già migliaia di adesioni, è
stata una due giorni per molti aspetti
straordinaria, e ancor di più se vista
con occhi italiani. Ha circolato un co-
raggio culturalmente, socialmente e
politicamente profondo, unitamente
al forte taglio femminista di ogni in-
tervento: considerando che Maryam
Namazie, fondatrice di numerosi net-
work per la laicità tra i quali One law
for all, ha portato alla Conference i
più bei cervelli dell’attivismo antifondamentalista il risulta-
to è stato davvero impressionante. Ecco alcuni cenni sui
lavori, rimandando al sito dove ascoltare tutti gli interventi.
I venti minuti del filosofo scrittore e columnist del Guar-
dian AC Graylins sono stati un distillato di humor british
sull’ossimorica tendenza di ogni religione a dirsi democra-
tica, aperta e foriera di libertà. Il pericolo dell’educazione
religiosa non sta nel voler educare, sostiene Graylins, ma
nel pretendere di educare a cosa pensare: l’educazione
dovrebbe insegnare a pensare, punto. A quando, al posto
dell’educazione religiosa, l’insegnamento della storia delle
idee?
Marieme Helie Lucas, attivista e studiosa algerina del
Wluml, più volte invitata e pubblicata da Marea in Italia,
ribadisce con forza l’uso dannoso delle ‘differenze’ cul-
turali per giustificare la ne-
gazione dell’universalismo
in Europa. “Siamo vittime
dell’essenzialismo e del re-
lativismo quando reclamia-
mo diritti diversi su base
religiosa, anche quando
vogliamo difendere ‘i diver-
si’ nel nome delle culture
identitarie. Accade sempre
più spesso che i governi occidentali si mettano in rela-
zione con rappresentanti religiosi che non sono mai stati
eletti e che parlano a nome di una parte precisa delle co-
munità (non certo per le donne), portando avanti i diritti
di una minoranza esclusiva. Il multiculturalismo garantisce
l’esistenza di enclaves chiuse nella quali governano quasi
sempre elementi non democratici che pretendono di fare
a meno dell’universalismo dei diritti”.
Di grande impatto emotivo la scelta
formale di Karima Bennoune, do-
cente arabo americana di legislazione
internazionale per parlare delle vittime
del fondamentalismo. Sullo schermo
dietro di lei scorrono le immagini e i
volti di uomini e donne che hanno
trovato la morte negli ultimi anni per
mano degli islamisti. Non c’è nulla di
enfatico o di eroico nel suo breve rac-
conto delle biografie: Karima chiede
che si ricordino queste persone per-
ché fare memoria è un gesto politico
prioritario per avere futuro e ricordare
che la libertà di vivere senza il giogo
della ‘ideologia religiosa non c’è an-
cora in molti luoghi del pianeta. “Non
si tratta di fede, scandisce, ma di fa-
natismo, di politica, e di regime”.
Nadia El Fani, filmaker tunisina di
Laicitè Inshalla afferma: “I nostri sono islamisti intelligenti:
hanno denaro, usano i social media e quindi raggiungono
i giovani, per questo sono pericolosi e pervasivi. I fonda-
mentalisti non vogliono la democrazia, e dobbiamo sapere
che queste persone usano la democrazia per costruire la
teocrazia. Dite ai giovani che possono credere nel paradi-
so, ma che è una menzogna se sulla terra c’è un mondo
ineguale e ingiusto, come quello che chi crede nel paradi-
so realizza brandendo dio”. b
Tutti i video della Conference al sito
http://www.secularconference.com/videos/
pp.10_11_INTRECCI_gennaio 2015.indd 11 12/12/14 15.14