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Numero 12 del 2007

Un anno di notizie a colori


Foto: Un anno di notizie a colori
PAGINA 12

Testi pagina 12

Netto il posizionamento di chi ci leg-ge: il 63%, anche alla luce dei re-
centi avvenimenti, è indotto a sperare
che venga presto varata una legge per
affrontare il tema delle violenze contro
le donne. Il 20% crede che sia indispen-
sabile una legge ad hoc, che probabil-
mente si arenerà da qualche parte in
Parlamento, mentre per il 17% la legge è
inutile perché la matrice della violenza
degli uomini sulle donne è culturale.
I suggerimenti che arrivano da lettri-
ci e lettori sono molte e si articolano
prevalentemente in due filoni. Da un la-
to quello di chi vorrebbe "un inaspri-
mento delle pene per la violenza sessua-
le di gruppo", "pene certe senza sconti",
"danni morali e materiali a carico dello
stupratore", "l'obbligo per lo stupratore -
in attesa del processo o, nel caso di con-
danna, dopo aver scontato la pena - di
risiedere in città diversa da quella del-
la/e vittima/e", e soprattutto "garanzie
massime per la tutela delle donne", "tu-
tela delle vittime fin dalla prima denun-
cia".
Dall'altro la percezione della necessi-
tà di un intervento dal punto di vista
culturale, come a d esempio "educazio-
ne civica dall'asilo", "sensibilizzazione
dell'opinione pubblica", "informazione e
formazione", "azioni di prevenzione fin
dalla scuola", "educazione al rispetto"
perché "occorre sradicare già all'interno
della famiglia convinzioni e comporta-
menti deviati spesso molto profondi".
E da chi conosce altre realtà europee,
l'indicazione di copiare dalla Spagna
che ha fatto "diventare la violenza con-
tro le donne un affare di
Stato" ed ha "promosso
una interessante legge or-
ganica".
Dai suggerimenti che
lettrici e lettori inviano al-
le donne e agli uomini in
Parlamento emerge una
forte critica in merito alle
azioni - sul tema specifico
- portate avanti fino ad
ora: "è inutile, i politici
sono lontani dai problemi
dei cittadini", "meno
chiacchiere e più fatti",
"meno apparizioni televi-
sive e più lavoro operati-
vo". In altri casi troviamo inviti a segui-
re l'esempio spagnolo, anche nella rior-
ganizzazione dei compiti dei ministeri.
In merito alla proposta di legge Pol-
lastrini, Bindi e Mastella, le risposte si
divaricano tra quelle che non la cono-
scono e quelle che contestano quanto
presentato.
Vorremmo concludere questo com-
mento mensile al sondaggio mettendo in
evidenza un elemento trasversale comu-
ne a molte delle risposte arrivate, ovve-
ro la critica a come il mondo dell'infor-
mazione continua a trattare il tema del-
la violenza contro le donne.
Analizzando come un episodio di
violenza viene raccontato dalla stam-
pa, possiamo rilevare che talvolta que-
sto viene indicato come "delitto per
troppo amore", o collegato da qualche
psicologo o psicologa ad una moderna
fragilità del maschio che non sa ade-
guarsi al cambiamenti che le donne
hanno generato con l'emancipazione.
La violenza sulle donne diventa spes-
so uno degli aspetti di un vasto proble-
ma di ordine pubblico e sicurezza, o un
problema legato all'immigrazione sel-
vaggia. I media interpellano le associa-
zioni solo a fronte dell'emergenza ma, se
si escludono 'noidonne', 'Il Paese delle
donne'e poche altri periodici di matrice
femminista, i media presentano i fatti
senza mai riflettere o tirare conclusioni.
Senza ricondurli ad un fenomeno ben
più complesso del singolo caso seguito
morbosamente dalla cronaca, alla ricer-
ca dello scoop finale.
Il ruolo dell'informazione è fonda-
mentale, potendo decretare la riuscita o
il fallimento di molte iniziative, la na-
scita o la morte dell'inizio di un appro-
fondimento reale sul tema della violen-
za contro le donne e della ricerca di pos-
sibili strumenti di contrasto. Come af-
fermava qualche anno fa Laura Piretti
dell'UDI all'assemblea nazionale, "la
violenza contro le donne aumenta
quando i loro diritti arretrano". E per
questa ragione "abbiamo bisogno di
nuova cultura nel rapporto tra i sessi,
ma anche maggiori diritti di cittadinan-
za per le donne e di maggiore rappre-
sentanza. In una società giusta e soli-
dale verso le donne, i violenti sono più
isolati".
Rosa M. Amorevole
Sondaggio di novembre
Una legge per prevenire e combattere
la violenza contro le donne
dicembre 2007 noidonne12
Rapporto sulla criminalità in Italia anno 2006 (Viminale, 20 giugno 2007)
Nel corso della loro vita.
6.743.000 le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza
fisica o sessuale
3.961.000 donne sono state vittime di violenze fisiche
5 milioni hanno subito violenze sessuali. Di queste:
482.000 donne sono state vittime di stupro
703.000 di tentato stupro
Negli ultimi 12 mesi:
1.150.000 le donne che hanno subito violenza, il 5,4% delle donne tra i 16 e i 70
Il rapporto del Viminale sottolinea che "le violenze fisiche sono state commesse dal
partner nel 62,4% dei casi, le violenze sessuali nel 68,3% e gli stupri a 69,7% dei
casi. I partner sono dunque responsabili della quota più elevata di tutte le forme
di violenza fisica e delle forme piu' gravi di violenza sessuale".
LE VIOLENZE SULLE DONNE
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