Numero 12 del 2009
Femminsmo: parliamone
Testi pagina 12
Ènata in Calabria, haappena compiuto 62
anni, è vedova ed ha un
figlio di 34 anni. Non an-
cora diciottenne Lucia Votano si è iscrit-
ta alla Facoltà di Fisica alla Sapienza di
Roma, il padre medico con la passione
per la ricerca ha accolto la scelta della
figlia con grande entusiasmo. Nel 1971
la laurea, poi le borse di studio fino ad
intraprendere la carriera scientifica al-
l'interno dei Laboratori Nazionali di
Frascati dell'Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare (Infn) nel 1976. Ha partecipa-
to alla realizzazione di importanti espe-
rimenti in varie parti del mondo. Da
settembre dirige i Laboratori di Fisica
Nucleare del Gran Sasso. E' la prima
donna chiamata a svolgere un tale ruo-
lo dal Consiglio Direttivo dell'Infn, do-
po un'ampia consultazione compren-
dente anche membri della comunità
scientifica internazionale. "Ho dato su-
bito la mia disponibilità, mi sento esse-
re umano dotata di cervello quanto i
miei colleghi maschi, quindi per me è
del tutto naturale fare esattamente
quello che fanno loro".
Il lavoro di ricerca ha assorbito, ne-
gli anni, gran parte del suo tempo,
come è riuscita a conciliare il ruolo
di moglie, madre e scienziata?
Ho sempre ritenuto che la vita fami-
liare e la vita lavorativa dovessero co-
esistere come ambiti paritari, non si affi-
da solo alla donna l'educazione e la ge-
stione del figlio, le difficoltà si superano
con un partner che collabora nella con-
duzione della famiglia, che deve essere a
due. Per me c'è stato anche l'aiuto dei
nonni e delle zie che hanno supplito alla
mancanza dei supporti sociali.
I Laboratori allestiti nei sotterranei
del Gran Sasso sono unici al mondo,
perché?
Sono stati concepiti nel 1979 dalla
grande lungimiranza del Professor Zi-
chichi, e, ancora oggi, per dimensioni e
ricchezza della strumentazione scientifi-
ca sono il centro di ricerca sotterraneo
più grande del mondo. Gli esperimenti
della fisica astroparticellare e della fisi-
ca del neutrino necessitano della sop-
pressione del rumore dei raggi cosmici
che bombardano continuamente l'atmo-
sfera, la montagna sovrastante i labo-
ratori con i suoi 1400 metri pro-
tegge dalla radiazione cosmica
rendendo possibile lo studio di
particelle altrimenti difficilissi-
me da osservare. L'ingresso dei
laboratori è nel tunnel dell'auto-
strada che da Teramo porta a
L'Aquila, l'accesso facile è impor-
tante perché i mezzi che trasportano gli
apparati per gli esperimenti, pesanti
tonnellate, arrivano agilmente all'inter-
no dei laboratori.
Che cosa studia la fisica astroparti-
cellare?
La fisica astroparticellare è quel
campo della fisica che studia le parti-
celle generate nel Cosmo da eventi par-
ticolarmente energetici, quali ad esem-
pio la fusione nucleare nelle stelle o l'e-
splosione di supernove, stelle particolar-
mente massive che muoiono in modo
esplosivo. Nel nostro caso l'acceleratore
che produce le particelle di nostro inte-
resse è l'Universo. E' quindi un campo
della fisica che si colloca tra lo studio
delle particelle elementari, l'astrofisica e
la cosmologia. Negli ultimi anni ha
avuto un eccezionale sviluppo.
E la fisica del neutrino?
Il neutrino è una particella molto
elusiva, il flusso di queste particelle in
arrivo sulla terra è particolarmente in-
tenso, ma per la loro natura difficilmen-
te interagiscono con la materia, quindi
la loro rivelazione è particolarmente
complicata. A questo sco-
po devono essere costruiti
rivelatori di massa enor-
me. La conoscenza della
sua natura e caratteristi-
che permetterà di far luce
su importanti fenomeni
che hanno reso l'Universo
quello che oggi conoscia-
mo.
Perché i Laboratori del
G. Sasso sono collegati
al Cern di Ginevra?
Attualmente è in fun-
zione il progetto CNGS
(Cern Neutrino to Gran
Sasso), che consiste nella
produzione al CERN di un
fascio artificiale di neutri-
dicembre 2009 noidonne12
Una scienziata che guarda lontano
Intervista a Lucia Votano
Guendalina Di Sabatino