Numero 3 del 2009
Una festa nella crisi: lotta marzo
Testi pagina 12
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Anche chi è meno informato sa che lacrisi finanziaria globale che stiamo
vivendo ha avuto la sua origine negli
ormai tristemente noti mutui subprime
statunitensi. Le banche statunitensi
hanno concesso finanziamenti a sogget-
ti senza richiedere le basilari garanzie di
restituzione del debito né indagare se ta-
li soggetti fossero in grado di restituirlo,
difendendosi dal rischio solamente con
la possibilità di rivalersi sul debitore in
caso di insolvenza. Ma la mancata re-
stituzione dei prestiti e lo scoppio della
'bolla' immobiliare del mercato ameri-
cano (il sensibile calo dei prezzi delle
case ha avuto come conseguenza che
molte persone si sono ritrovate con un
debito superiore al nuovo valore del-
l'immobile acquistato), verificatisi in
contemporanea all'aumento dei prezzi
dell'energia e dei beni di consumo pri-
mari, hanno trascinato le banche ed i
cittadini verso la crisi, costringendo il
governo ad intervenire con misure fi-
nanziarie di salvataggio per evitare la
bancarotta di grossi istituti e il ridimen-
sionamento o fallimento di molte impre-
se produttive (es. le case automobilisti-
che) con conseguente perdita di nume-
rosi posti di lavoro. C'è da aggiungere
che la crisi ha colpito direttamente an-
che tutti gli investitori e i mercati che
hanno acquistato i prodotti contenenti i
prestiti inesigibili, molto diffusi perché
appetibili dato che erano stati collocati
con un rendimento assai elevato. L'on-
data di nervosismo e pessimismo, letale
per le borse, ha travolto, come nel gioco
del domino, tutti i mercati finanziari
mondiali e rischia di travolgere l'econo-
mia reale già colpita dalla diminuzione
di liquidità e dalla minor capacità di
consumo della po-
polazione soprattut-
to nei paesi più ric-
chi. La crisi dei mu-
tui statunitensi ha
mostrato chiara-
mente e in tutta la
sua portata una
realtà che da tempo
era sotto gli occhi
degli analisti senza
che, tuttavia, avesse
ancora mostrato la
sua potenza deva-
stante: dalla metà
degli anni ´90 l'economia USA e dei
paesi occidentali è entrata in una fase
di stagnazione. I tentativi fatti dai go-
verni per fronteggiare a questa impasse,
ci hanno portato alla situazione attua-
le: la concessione di finanziamenti 'faci-
li' infatti è stata una strategia messa in
atto proprio per tenere in piedi il moto-
re in difficoltà del sistema basato su
credito-consumo-produzione-crescita.
Così facendo la maggiore economia
mondiale si è indebitata sia con le isti-
tuzioni pubbliche, diffondendo obbliga-
zioni e buoni pubblici acquistati soprat-
tutto dalla Cina e altri paesi asiatici o
mediorientali petroliferi, sia favorendo i
crediti 'facili' (carte di credito e mutui
senza garanzie) che hanno fatto indebi-
tare i cittadini. Le conseguenze sono sot-
to gli occhi di tutti.
Oggi il sistema finanziario crolla a
gran velocità in contemporanea con il
verificarsi di altre crisi: quella climatica
e quella energetica.
Negli ultimi venti anni si è imposto a
livello mondiale un modello economico
basato sul monetarismo che, ribaltando
le ricette keynesiane che pur avevano
ben attutito gli effetti negativi del capi-
Preannunciata, attesa, temuta. È arrivata
Nadia Angelucci
Breve storia della creazione del denaro
"L'origine della banca risale a quando l'oro era il denaro vero e proprio e,
come tale, lo custodiva l'orefice nel suo magazzino. Siccome l'oro era
molto pesante e scomodo da muovere, il denaro in circolazione erano par-
tecipazioni di questo denaro metallico. Un giorno, l'orefice pensò che
poteva chiedere interessi per il prestito di queste partecipazioni e per com-
pensarlo cominciò a pagare un interesse minore ai depositari di questo
oro; così cominciò in Europa il business bancario. Questo sistema aveva il
problema che la possibilità di prestar denaro era chiaramente limitata dalla
quantità d'oro in circolazione; allora gli orefici, già convertiti in banchieri,
inventarono il sistema di riserva frazionaria, che consiste nel fatto che ci
sia solo come riserva una parte di quello che realmente si presta. O, detto
in altra maniera, a partire da un denaro reale si crea denaro dal nulla in una
proporzione che, tenendo conto che non ritireranno tutti il loro denaro in
una volta, non pone mai in difficoltà i banchieri al momento di restituire i
depositi." Così Enric Duran racconta la storia della creazione del denaro in
un articolo. Conosciuto anche come il Robin Hood delle banche, Duran è
un attivista anticapitalista catalano che nel settembre scorso ha annun-
ciato di aver frodato circa mezzo milione di euro ad alcune banche spa-
gnole chiedendo e ottenendo prestiti senza fornire alcuna garanzia. Con il
denaro così ottenuto avrebbe finanziato movimenti no global. Dice Duran
"Solo fra il 3 e il 5% del denaro in circolazione è stato creato dalle banche
centrali, il resto lo creano le banche private attraverso crediti e complessi
sistemi di speculazione finanziaria. […] Quando una banca concede un
credito sta creando la somma principale del credito, però non il denaro cor-
rispondente agli interessi che la banca fará pagare al debitore durante la
vita del prestito. Dato che tutto il denaro in circolazione si crea sotto
forma di debito con interesse, possiamo concludere che il denaro per resti-
tuire tutti gli interessi del debito semplicemente non esiste."
(E.R.)
Fonte:
http://polaris.moviments.net:8000/it/el-95-del-denaro-e-creato-da-banche-private
Ma cos’è questa crisi / 1