Numero 2 del 2015
Libere/i di scegliere: gay lesbo Lgbt - Speciale Rebibbia
Testi pagina 12
10 Febbraio 2015
IMMOBILISMO POLITICO
E CONQUISTE SOCIALI
Antonio Rotelli, Presidente della Rete Lenford
Come interpreta il vuoto normativo italiano inerente i diritti
degli omosessuali?
L’Italia è ultima nell’Unione Europea per la mancanza di leggi
che garantiscano i diritti e la dignità delle persone omoses-
suali. Non abbiamo il matrimonio egualitario, il diritto di fami-
glia non riconosce altri istituti oltre il matrimonio, non siamo
tutelati dalla legge penale contro i crimini d’odio, non sono
previsti interventi sociali specifi ci per i bisogni delle persone
omosessuali e trans, in particolare per i minori che frequen-
tano una scuola dove l’orientamento omosessuale è, o lo si
vorrebbe, bandito. Il mio giudizio sul legislatore italiano e sulla
classe politica che ci governa è severissimo. Questo immo-
bilismo pregiudica quotidianamente le conquiste sociali e
culturali che abbiamo conseguito, perché lascia molti spazi
e giustifi cazioni ai fondamentalismi di ogni tipo che si sca-
gliano contro di noi: dalle sentinelle in piedi, alle gerarchie ec-
clesiastiche, alla disinformazione usata per colpire le nostre
esistenze.
Cosa si intende per “famiglia naturale”? Dal punto di vista giu-
ridico che implicazioni ha questo concetto di “naturalità”?
Il concetto di famiglia naturale intende esprimere l’idea dell’e-
sistenza di una formazione sociale con caratteristiche immu-
tabili e diritti originari. Nel nostro ordinamento, la Costituzione
non fa riferimento a tale concetto, ma parla di famiglia come
‘società naturale’, che esprime un’idea ben diversa suggeren-
do piuttosto che la formazione di una famiglia è un’esigenza
insopprimibile di ogni essere umano. Anche la Corte costi-
tuzionale ha ricordato, ad esempio nella sentenza n.138 del
2010, che la famiglia e il matrimonio sono istituti che cambia-
no nel tempo, al mutare della società e della cultura, e pen-
sarli, specie la famiglia, come immutabili o addirittura naturali
rischia di generare solo paradossi. La famiglia naturale ha su-
bito cambiamenti radicali, anche in tempi recenti o recentis-
simi; basti pensare alla possibilità di scegliere la persona da
sposare, o l’affermazione della parità tra i coniugi, o la disso-
lubilità del matrimonio. Oggi si vorrebbe far coincidere il con-
cetto di famiglia naturale con il riconoscimento di un nucleo
immodifi cabile caratterizzato dalla diversità di sesso dei part-
ner e dalla presenza di fi gli. Entrambi questi elementi, però,
sono del tutto arbitrari o legati a convinzioni religiose, perché
nella realtà esistono tanto le famiglie formate da
persone dello stesso sesso tanto quelle che scel-
gono di non avere fi gli. Anche il modo in cui si
diventa genitori non è, e non è mai stato, unico o
solo endo-familiare. Dal punto di vista giuridico ci
sono tanti paesi che hanno regolato il matrimonio
same-sex e l’omogenitorialità. Nel nostro ordina-
mento giuridico, quindi, non esiste una famiglia
naturale. Sul piano sociale e culturale neppure,
ma l’ostinazione di una parte della società, soste-
IL PESO
DELLA
DISCRIMINAZIONE
di Marta Mariani
LIbER* DI SCEGLIERE | 1
L’ITALIA RESTA UNO DEI POCHI PAESI IN EUROPA
SENZA UNA LEGGE CHE RICONOSCA
ALLE PERSONE DELLO STESSO SESSO
IL DIRITTO DI UFFICIALIZZARE LE UNIONI.
ABBIAMO RACCOLTO LE OPINIONI
DI ANTONIO ROTELLI (RETE LENFORD)
E GIUSEPPINA LA DELFA (FAMIGLIE ARCOBALENO)
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