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Numero 9 del 2008

Stampa: libertà vigilata


Foto: Stampa: libertà vigilata
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Testi pagina 11

noidonne settembre 2008 11
Ricerca e divulgazione. Sono le parolechiave intorno alle quali ordiniamo
banche dati e informazioni raccolte in-
sieme e attorno ad un'unica voce per ri-
dare valore, senso e parola alle migliaia
di donne che, nelle varie forme della Re-
sistenza femminile, hanno partecipato
alla lotta di Liberazione. Queste le atti-
vità del gruppo di lavoro con prospetti-
ve di genere che, in occasione della pri-
ma festa dell'A.N.P.I. lo scorso mese di
giugno, ha rilanciato il già esistente co-
ordinamento femminile puntando ad
una maggiore partecipazione sociale e
democratica anche attraverso convegni
e giornate di studio per elaborare oggi
una ricollocazione di testimonianze,
fatti ed eventi in luoghi significativi atti
al recupero, all'esposizione e alla libera
fruizione. L'idea è partita proprio dalle
protagoniste: le partigiane. Le donne, in-
fatti, da sempre sono fautrici di un ordi-
ne di sistemazione del passato, anche
nella vita quotidiana, che le porta, ad
esempio, a raccogliere in casa fotogra-
fie, lettere o piccoli oggetti. Si parla per
questo di memoria attiva che è il sapere
dove sono o si possono trovare le cose e
poterle così organizzare e utilizzare nel-
l'oggi. Occorre guardare indietro per an-
dare avanti e comprendere il perché del-
l'impegno politico di molte di queste
donne che, dopo aver ottenuto il diritto
al voto, si è espresso nelle campagne sul
diritto al voto, nell'azione parlamenta-
re, nella partecipazione alla fondazione
dell'UDI o altre importanti associazioni
femminili, fino ad arrivare alle campa-
gne sociali sul divorzio, i consultori e
l'aborto negli anni '70 e poi ancora su fi-
no al 2008. Oggi occorre 'fare' in un'ot-
tica di sincera uguaglianza e rimozione
degli ostacoli in ogni campo del vivere
civile come afferma l'art. 3 della nostra
Costituzione. Impegnarsi significa, in-
fatti, portare avanti un percorso di li-
bertà e di diritti già acquisiti su carta
affinché si concretizzino davvero in una
reale applicazione. La prima festa del-
l'A.N.P.I. aveva come titolo 'Resistenze
A.N.P.I.: democrazia è/e antifascism',
dove centrale, diventando anche il sim-
bolo grafico del logo, risultava la silla-
ba e nella sua doppia accezione di con-
giunzione e voce verbale. La prima a in-
dicare la necessità di una connessione,
tra persone, idee, saperi, progetti e la se-
conda ad espressione di un'identità cer-
ta e non negoziabile, in questo caso
quella dell'antifascismo, che è la sola
condizione che permetta la reale acqui-
sizione della prima. Ed è in questo spiri-
to che si è voluto riportare l'attenzione
sulle donne della Resistenza e su quan-
to il coordinamento femminile
dell'A.N.P.I. aveva fatto nel corso della
sua storia. Così come la parola Resi-
stenze che implica una rivalutazione
della stessa in un'apertura femminile in-
ternazionale. Nel metodo di lavoro si
vuole dare attenzione alla creatività, in-
sieme alla raccolta e alla documenta-
zione, intesa come lo spazio femminile
della sua espressione: arte, letteratura,
teatro, canzoni e musica in cui l'impe-
gno abbia coinciso con il recupero stori-
co e la sua produzione. Quante opere
d'arte, intese non solo come i monumen-
ti, canzoni o spettacoli teatrali hanno
fatto resistenza femminile nel nostro
tempo e in che termini hanno rappre-
sentato quel particolare passato o han-
no trasposto oggi quei valori in nuove
forme. Non ultimo il tema della violen-
za alle donne. Molte della partigiane
ancora oggi faticano a raccontare i tre-
mendi soprusi subiti durante la guerra
ed è da questo che occorre ripartire per
definire chiaro il nostro 'basta', affinché
si affronti l'emergenza italiana e, so-
prattutto, le giovani generazioni ne sia-
no a conoscenza.
Partigiane di ieri e di oggi
La storia siamo noi
Barbara Cassinari
dal laboratorio sulle donne
della prima festa dell'A.N.P.I.
nuove prospettive di studio
ANTIGONE: un concorso a misura di donna
"Una città a misura di donna", un progetto ambizioso per le donne e di
donne, ma soprattutto un progetto che vuole dare traduzione concreta
alle leggi europee e al percorso di elaborazione che in questi ultimi anni
hanno riguardato le donne e i loro diritti a livello personale e lavorativo.
Questo lo scopo del concorso che ha promosso l'associazione
"Antigone, donne e lavoro". Il bando prevede la redazione di progetti da
parte di team al femminile con età inferiore ai 45 anni con diverse profes-
sionalità ed esperienze. Un concorso per un progetto nell'ambito urbani-
stico, sociale, ambientale, culturale, sanitario e sportivo; idee per una
città dove le donne possano sviluppare al meglio le proprie potenzialità ed
essere tutelate nei propri diritti. Il premio di 10mila euro sarà assegnato
da una giuria di esperti con varie competenze. Gli elaborati dovranno
essere presentati entro il 15 settembre prossimo e inviati per raccoman-
data all'associazione "Antigone, donne e lavoro" - Via Zalaffi, 10 - loc.
Renaccio - Siena. Informazioni nel sito www.associazioneantigone.it
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