Numero 8 del 2009
Ozio pigrizia tempo libero
Testi pagina 11
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so a strategie di legislazione che atte-
nuino questi rischi, prevedendo norme
approvate da maggioranze qualificate
che debbano necessariamente tenere in
giusta considerazione punti di vista eti-
ci minoritari.
In conclusione, una maggioranza
semplice che decida su temi come abor-
to, eutanasia, fecondazione assistita
non va bene e, come dimostra anche il
recente caso sul testamento biologico, si
espone al rischio della instabilità e del-
la scarsa accettazione sociale delle re-
gole che propone.
* Raffaele Prodomo è presidente dell'Istituto
italiano di bioetica-Campania e componente
del Centro interuniversitario di ricerca bioeti-
ca di Napoli (CIRB). Tra i suoi ultimi lavori Una
Bioetica liberale, Apeiron 2003 e La natura
umana. Evoluzionismo e storicismo, Marco
Editore 2007.
Presentato in Senato il documentario Over The Rainbow,
sul delicato tema della procreazione assistita per coppie
di fatto, omosessuali e non: pronto un d.d.l. che revisiona
la L.40/2004
Aspirazioni, delusioni e difficoltà di una coppia di donne
omosessuali che, decise a lottare contro i pregiudizi della so-
cietà ed intenzionate a non nascondere la propria condizione
ed i propri legittimi desideri, sceglie di assecondare e rivendi-
care il proprio diritto alla maternità consapevole, intrapren-
dendo un viaggio all'estero, in paesi dove il ricorso alla "banca
del seme" è una realtà legalmente riconosciuta anche per le
coppie di fatto (etero ed omosessuali), così come il matrimo-
nio e l'adozione, e non uno spauracchio da combattere o un
privilegio per élites danarose.
Questo il delicato tema del documentario Over the Rainbow,
diretto da Maria Martinelli e Simona Cocozza ed acquistato da
Rai3 grazie alla lungimiranza ed attenzione del regista Loren-
zo Hendel (la selezione dei documentari del team di Doc3 que-
st'anno ha perseguito l'idea "differenza uguale arricchimento");
partendo dalla storia d'amore e dalle difficili e coraggiose scel-
te di Daniela Bellisario e Marica Pierdicchi, le due protagoniste,
entrambe imprenditrici di successo, l'opera allarga la visuale su
una società che non può e non vuole rimanere immobile, co-
me tanti ancora sperano, e la cui evoluzione - anche e soprat-
tutto nei modelli familiari - se nei fatti appare ed è inarresta-
bile, in Italia è invece bloccata dalle norme e produce situazio-
ni prive di tutele e diritti. Proprio per questo motivo Over the
Rainbow (proiettato anche alla Casa Internazionale delle Don-
ne) è stato presentato presso la Sala Conferenze del Senato
della Repubblica, di fronte alla stampa ed alle Associazioni Fa-
miglie Arcobaleno ed Agedo (molti i genitori ed i legali coin-
volti in questa causa), ed introdotto dalle Senatrici Franca
Chiaromonte e Luciana Sbarbati, promotrici del d.d.l. recante
modifiche alla legge 40/2004 in materia di procreazione medi-
calmente assistita. "La legge attualmente in vigore - afferma la
Sen. Chiaromonte - chiusa in maniera affrettata, ha sconten-
tato molti ma non è intangibile e si può modificare il diritto
con il cambiare dei modelli sociali, evitando scontri frontali
sulla bioetica". L'aspetto di riflessione profonda e dialogo aper-
to sui temi affrontati rappresenta forse la principale ricchezza
del documentario: Daniela e Marica, oltre a raccontare le quo-
tidiane difficoltà in certe relazioni, aprono le porte della pro-
pria casa e del proprio cuore, raccontando da un lato la loro
bella storia fino alla decisione di coronarla con l'arrivo di un fi-
glio, interrogandosi dall'altro, insieme ai loro amici e parenti,
sul significato, sui dubbi e sulle conseguenze della scelta ma-
turata: cosa dirà un giorno questo figlio rispetto all'assenza di
un padre? sarà indirizzato nelle sue preferenze sessuali? è giu-
sto o meno che possa accedere all'identità del donatore? gli
amici saranno presenti nel momento del bisogno o per alcuni
è qualcosa troppo oltre le proprie forze?
"Credo sia importante tener presente - dice Marica durante
una scena chiave del documentario - che un donatore non sa-
rà mai un padre: la persona, per i più svariati motivi, dona una
parte "fisica" di sé ma non per questo è, né vuole essere, un pa-
dre". Parole che possono sembrare troppo laiche per certi am-
bienti della società attuale ma che corrispondono esattamen-
te all'idea di "banca del seme". Il documentario si chiude con il
viaggio delle due protagoniste alla clinica "Nina Stork" in Dani-
marca, dove, dopo una seria preparazione burocratica e fisica,
ma con grande semplicità, si procede alla fecondazione assi-
stita da donatore conosciuto "per scheda" ed al ritorno in Ita-
lia pieno di speranzosa attesa. "Oggi oltre 5000 coppie vanno
all'estero per poter procedere alla fecondazione assistita, quin-
di la Legge 40/04 è chiaramente fallita - afferma la sen. Sbar-
bati - spesso il diritto è più lento rispetto all'evoluzione socia-
le ma quando emergono nuovi diritti dalla verità sociale, i fat-
ti devono spingerci alla riflessione, al riconoscimento della co-
mune umanità delle diverse situazioni: non accettiamo di de-
legare a nessuno riguardo ai comportamenti ed alle scelte eti-
che della nostra vita." Un augurio particolare alla Kamerafilm,
che ha prodotto il documentario, ed alle brave documentariste
Maria Martinelli e Simona Cocozza, perché possano ottenere
grande soddisfazione (e capillare distribuzione!) da un lavoro
realizzato con tanta passione a sostegno del cambiamento so-
ciale e, in particolare, della libertà di scelta delle donne.
Elisabetta Colla
Cinema / Oltre l'arcobaleno delle convenzioni