Numero 11 del 2012
Futura: Il domani che è tra noi / 3
Testi pagina 11
urta
E
art
6%)
IL BUCO DELL'OZONO SI È RIDOTTO... ,
25 fa anni fu firmato il Protocollo di Montreal che mise al bando i
clorofluocarboni, i gas principalmente imputati per la distruzione
dello strato di ozono. Quel trattato è stato ratificato da 196 nazioni
(cinque in più rispetto al Protocollo di Kyoto). Secondo il segreta-
rio generale dell'Onu Ban Ki-moon, il buco dell'ozono è diminuito
- dal 29,6 milioni di km quadrati raggiunte nel 2006, il buco è sce-
so a 22,6 milioni km quadrati lo scorso anno - e potrebbe addirit-
tura “essere riparato" nei prossimi 50 anni. ®
...E NEL‘ZO13 L'UE SI CONCENTRERÀ SULLA
QUALITA DELL'ARIA
Nel 2013 Commissione europea rivedrà le politiche per migliora-
re la qualità dell'aria. Ad annunciarlo è il commissario Ue all'am-
biente Janez Potocnik. Sembra che l"81% dei cittadini sia ancora
esposto a livelli di inquinamento più elevati rispetto ai limiti rac-
comandati dall'Organizzazione mondiale della sanità . Occorre sta-
bilire, quindi, limiti agli inquinanti “più ambiziosi", compresi quel-
li sul particolato.
\“ I!
di Barbara Bruni
WHISKY ED ENERGIE RINNOVABILI
Grazie ad un accordo tra la distilleria scozzese Tullibardine distil-
lery e la Celtic Renewables, verrà prodotto, in Scozia un nuovo bio-
carburante per auto. Dal sito della BBC si apprende che riutilizzando
i residui della distillazione di malto e mosto la Tullibardine rispar-
mierà 313mila euro/anno per lo smaltimento di questi rifiuti, con
un beneficio per l'ambiente e l'economia.
BOSCHI DEL TRENTINO: 6€.)
NUOVO SISTEMA DI RILEVAMENTO r
È in atto in Trentino un nuovo sistema di rilevamento dei boschi:
tramite un aereo si misura dall'alto il numero e le dimensioni dei
boschi della regione. A seguito della rilevazione laser - in grado di
determinare anche la quantità e il volume della massa legnosa -
i dati saranno riportati su una cartina digitale della provincia. L'ini-
ziativa soppianta la misurazione manuale “pianta per pianta" fino
ad oggi utilizzata nel nostro Paese.
IL GIARDINO VERTICALE PIÙ GRANDE €9
DEL MONDO i
II Centro Commerciale Fiordaliso di Rozzano (MI) vince il titolo di
“giardino verticale più grande del mondo" e detta le regole per l'ar-
chitettura del futuro. Costruito nel 2010, con i suoi 1262,85 mq di
superficie, 44.000 piantine e oltre 200 essenze, l'immensa pare-
te verde del Fiordaliso diventa un esempio di architettura soste-
nibile, che unisce bellezza e risparmio energetico. ll precedente re-
cord apparteneva ad un giardino verticale di Madrid (844,05 mq).
in
I
Il modello proposto da Schmid è contraddistinto, come è possibi—
le notare, da una relazione diversa fra la donna e Chi la assiste, aspet—
to che rappresenta il nocciolo dell’assistenza ostetrica non conven—
zionale. La donna, se approcciata secondo le coordinate di un’oste— E . q
tricia relazionale, è protagonista attiva del suo parto, soggetto con— I
sapevole e agente di scel— > <
ta libera ed autonoma, e
IL POTERE non oggetto passivo su
DELL’ISTITUZIONE cui ilmedico interviene,
MEDICA È OGGI ÌÌÌÀÈÉÌZÌQÎÀÈÎÈECÌÎQ .
AN C O RA TRO PPO e gesti medicalizzanti. ' .1
Ad oggi, a sostegno di
V‘Ì‘
A
FORTE E PERVASIVO
un parto attivo esistono
strumenti e linee guida
specifici — come ad
esempio il “Piano del Parto†e “La carta dei diritti della partorien—
teâ€, discussa presso il Tribunale Otto Marzo nel 1982 - anche se il
loro effettivo utilizzo è ancora raro in Italia; esistono disegni di leg— E
ge ad hoc, come il DDL “Norme per la tutela dei diritti della par— >
toriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia del—
la salute del neonato†presentato più volte in Parlamento ma anco—
ra sotto esame, dunque privo di valore vincolante per l’istituzione
medica; esistono inï¬ne le 15 raccomandazioni dell’OMS, anche se,
trattandosi appunto di “rac—
OCCO RRE UN comandazioni†e non di ob— w
blighi, non sempre vengono —
CAM BIAM ENTO attuate. C)
NELLA CULTURA Ora: se molte donne, buona E
parte dell’opinione pubblica —
o C C I D E NTALE ed alcuni operatori sanitari si g
D E L PARTO fanno promotori di un parto
attivo, per quale ragione esi—
stono ancora resistenze alla
sua effettiva concretizzazione?
OGNI PARTO Secondo il mio parere, il po—
È UN EVENTO tere dell’istituzione medica è
oggi ancora troppo forte e
UN I C O E N O N pervasivo per essere attaccato
UNIFORMABILE dall’esterno oppure logorato
dall’interno; inoltre all’interno
della nostra società ci sono an—
cora troppe resistenze
emozionali, culturali ed ideologiche, e proprio queste, a mio avvi—
so, impediscono di attuare politiche adeguate al fine di rendere l’even—
to del parto un’occorrenza pienamente umana. Più che mai si riv—
ela necessario un cambiamento individuale — e dunque collettivo; ma
considerando che si tratta di un mutamento antropologico di vas—
ta portata, non possiamo pretendere che avvenga in tempi brevi: l’u—
nica cosa da fare credo sia allora informare, riflettere, proporre,
affinché ogni donna possa dirsi consapevole, e possa dunque esigere
la tutela dei propri diritti, tra cui figurano quelli di gestante, par-
toriente e puerpera.
noidonne | novembre—dicembre | 2012