Numero 7 del 2015
Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
Testi pagina 11
9Luglio-Agosto 2015
Il fi lo verde
di Barbara Bruni
PULIZIA DELLE ACQUE
Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente, l’83%
di spiagge, laghi e fi umi italiani risultano di qualità
eccellente mentre il 95% sono in regola. Il nostro
Paese è oggi al settimo posto nella classifi ca
dopo Cipro, Lussemburgo, Malta, Grecia, Croazia
e Germania. E se Spagna e Portogallo fi gurano
rispettivamente al decimo e undicesimo posto, ancora
più in basso si trovano Francia (18/ma), Slovenia (21/
ma), Svizzera (24/ma) e Albania, ultima in classifi ca
insieme alla Romania.
PNEUMATICI USATI
Nel 2014 sono state raccolte oltre 45mila tonnellate
di pneumatici fuori uso (Pfu), con un incremento del
6% rispetto all’anno passato. Secondo EcoTyre, il
Consorzio che si occupa del corretto recupero delle
vecchie gomme e che gestisce la nuova immissione
sul mercato dei pneumatici recuperati, solo nell’ultimo
anno sono state raccolte oltre 600mila gomme
abbandonate illegalmente.
FRAGOLE GIGANTI
Entra nel Guinness dei primati, con un peso record di
250 grammi, la fragola gigante cresciuta nei pressi
della città di Fukuoka in Giappone. È alta circa 8
centim etri e lunga 12, e presenta una circonferenza
tra i 25 e i 30 cm. Malformazioni e mutazioni della
frutta in natura possono avvenire per vari motivi, per
esempio quando i danni da gelo e freddo colpiscono i
fi ori delle piantine di fragole. In questo caso specifi co
più bacche sono cresciute e poi fuse insieme per
formare un unico grande frutto. Il record precedente
era stato detenuto per 32 anni da una fragola di 231
grammi cresciuta nel Regno Unito.
ANIMALI BIZZARRI 2015
Tra le specie di animali più bizzarre del 2015
pubblicate dall’ESF ci sono: un ragno che fa capriole
nel deserto del Marocco, un dinosauro che assomiglia
a un pollo gigante, e un pesce che “disegna” nidi
circolari sui fondali marini. Ma non solo, nella top ten
2015 troviamo anche il Phryganistriatamdaoensis - un
insetto vietnamita che può superare i 20 centimetri
di lunghezza e vive mimetizzandosi tra rami e
vegetazione – e la Balanophora Coralli Formis, una
specie di tubero che assomiglia a un corallo e che
vive tra i 1.400 e 1.800 metri d’altezza in una piccola
area delle Filippine. La lista viene stilata da una giuria
internazionale, e comprende sia piante che animali
scoperti ogni anno in tutto il mondo.
bientalisti, ma anche
da tutti coloro che
confidano in una rispo-
sta concreta nei confron-
ti dei crimini ambientali a
danno della salute, ha trovato
cittadinanza nel d.d.l. Ecoreati.
Un disegno di legge contraddistinto
da un lungo e travagliato iter appro-
vativo, nonostante l’insolita conver-
genza di intenti tra le distinte fazioni
politiche: un aspetto raro che, però,
rafforza l’idea di quanto la questione
“ambiente” sia stata avvertita a livello
nazionale. Il buon senso ha prevalso
e il d.d.l. da crisalide ha completato
(finalmente!) la metamorfosi, trasfor-
mandosi in legge (170 voti favorevoli;
20 contrari e 21 astenuti).
Sotto il profilo tecnico, la legge pre-
senta, prevedibilmente, luci e ombre
che, però, non oscurano l’indubbio
passo in avanti a favore della lotta
contro coloro - in primis, la crimina-
lità organizzata, c.d. ecomafi a - che,
mediante condotte illecite, pongono
in serio pericolo la salute pubblica.
Attraverso la nuova normativa, inseri-
ta nel libro II del codice penale dopo
il titolo VI (VI-bis “Dei delitti contro
l’ambiente”), i crimini contro l’am-
biente non sono più oggetto di tutela
per via riflessa e cioè in riferimento ad
una conseguenza dannosa nei riguar-
di di un soggetto, ma rappresentano,
in virtù della loro natura antigiuridica,
un’attività illecita da contrastare di-
rettamente, prescindendo dagli ef-
fetti, senza dubbio nocivi, sull’ecosi-
stema e sugli esseri umani. Si tratta, in
sostanza, più che di una sorta di eco-
giustizia, di un atto dovuto di civiltà
prima ancora che giuridico.
Per quanto concerne le nuove fat-
tispecie introdotte con gli artt. 452
bisc.p.e seguenti, segnaliamo in par-
ticolare l’inquinamento ambientale; il
disastro ambientale; traffi co e abban-
dono di materiale ad alta radioattività;
impedimento del controllo; omessa
bonifi ca; la confi sca, in ipotesi di con-
danna, delle cose
che costituiscono il
prodotto o il profitto
del reato o che serviro-
no a commettere il reato; il
ravvedimento operoso (pen-
sato soprattutto in considerazione
delle prevalenti attività illecite svolte
dalla criminalità organizzata), che com-
porta come “premio” la diminuzione
della pena dalla metà a due terzi nei
riguardi di coloro che si adoperano
per scongiurare conseguenze più gra-
vi. Quest’ultimo aspetto sollecita una
riflessione. Premesso che l’istituto in
esame risulta perfettamente in linea
con l’idea di un diritto penale di natura
premiale, cioè volto a bilanciare il con-
tributo alla causa (giudiziaria) mediante
un notevole alleggerimento della pro-
pria posizione sul piano processuale,
tuttavia, non posso esimermi dal rite-
nere comunque eccessiva l’entità del
beneficio e dal nutrire, in particolare,
seri dubbi sull’ampia discrezionalità
nell’applicazione definitiva della pena
lasciata all’autorità competente. Forse
sarebbe stato più opportuno preve-
dere una riduzione della pena già de-
terminata e, dunque, nota in origine.
Inoltre, l’istituto, in punto di metodo,
riporta, purtroppo, la mente al feno-
meno del “pentitismo”, fortemente
ispirato al cinico assunto che “il fine
giustifica i mezzi”. Una sorta di puri-
ficazione giuridica, un salvacondotto
per chi inquina, che contrasta, in linea
di principio, con il monito che si legge
(o dovrebbe leggersi) nelle aule dei Tri-
bunali e che recita “la legge è uguale
per tutti”.
* Seconda Università di Napoli
LA LEGGE SUI REATI
AMBIENTALI DIVENTA
FINALMENTE REALTÀ
TRA LE NUOVE
FATTISPECIE DI
REATI VI SONO:
L’INQUINAMENTO
AMBIENTALE; IL DISASTRO
AMBIENTALE; TRAFFICO E
ABBANDONO DI MATERIALE
AD ALTA RADIOATTIVITÀ;
IMPEDIMENTO DEL
CONTROLLO; OMESSA
BONIFICA; LA
CONFISCA
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