Numero 1 del 2007
Che sia un anno di PACS
Testi pagina 10
gennaio 2007 noidonne10
Con Rita Capponi, già responsabileriforme ed equilibrio della rappre-
sentanza della Commissione Nazionale
Parità, abbiamo fatto il punto su alcune
questioni centrali rispetto al quadro
normativo su cui, sia a livello naziona-
le che locale, occorre intervenire.
Norma transitoria
La riforma del titolo V della costitu-
zione obbliga le Regioni all'inserimento
nelle rispettive leggi elettorali di norme
antidiscriminatorie in presenza o meno
dei nuovi Statuti. Considerato il pano-
rama sconfortante dei tempi di riforma
degli statuti, il dibattito dovrebbe con-
centrarsi sulla approvazione da parte
del Parlamento di una norma transito-
ria, suppletiva e "cedevole", che valga
per tutte le leggi regionali non ancora
adeguate alla riforma. Essa verrebbe
meno non appena ogni singola regione
adottasse norme proprie. Tale ipotesi,
pienamente legittima in quanto attinen-
te ad un diritto civile e sociale fonda-
mentale, richiede tuttavia una forte vo-
lontà politica per il rischio di contenzio-
so che potrebbe venirsi a creare, sane-
rebbe temporaneamente una difformità
inaccettabile all'interno del territorio
nazionale. Le leggi elettorali regionali,
in generale, o assumono meccanismi
prescrittivi oppure non producono effet-
ti significativi come hanno dimostrato
finora Lazio e Toscana per un verso e
Puglia e Calabria per l'altro.
Legge elettorale nazionale
Considerare il testo approvato in mo-
do unanime dal Senato a fine legislatu-
ra un ramo del Parlamento è il minimo
da cui ripartire. Al momento, poiché
non c'è chiarezza sul tipo di legge elet-
torale con cui si voterà alle prossime
elezioni politiche, (referendum, ipotesi
di doppio turno etc…) sarebbe saggio
inserire il punto delle quote rosa tra gli
irrinunciabili correttivi e miglioramenti
della legge attuale che sono oggetto del
confronto aperto con l'opposizione dal
Ministro dei Rapporti con il Parlamen-
to. Un percorso parallelo potrebbe por-
tare, al di la degli impegni assunti dal
governo e ribaditi frequentemente dalla
Ministra Pollastrini, alle infauste lun-
gaggini cui abbiamo assistito nelle pre-
cedente legislatura sia
per il ddl Dato- Amato
per il provvedimento del
Ministro per le Pari Op-
portunità.
Norme per le elezioni
amministrative
Sono di una urgenza
non più rinviabile. Si vo-
ta non meno di due vol-
te ogni anno per il rinno-
vo dei consigli comunali
e provinciali e la rappre-
sentanza femminile è da
anni in caduta libera. Andrebbe ripro-
posto il meccanismo individuato già
nella precedente legislatura dal nostro
Comitato di pressione, fatto proprio
dalla maggioranza di allora, e che solo
a causa di tempi tecnici non vide l'ap-
provazione all'interno del provvedimen-
to che regolava le elezioni amministrati-
ve della primavera del 2005. Si tratta di
stabilire che ogni lista non debba preve-
dere più di 2/3 di candidature dello stes-
so sesso e che i nomi eventualmente ec-
cedenti vengano cancellati a partire dal
basso al momento della accettazione
delle liste. Cosi facendo non si ledono
diritti e la lista sarebbe comunque pre-
sente alla competizione elettorale anche
se dovesse contenere meno candidature
del massimo previsto. Sarà interesse dei
partiti non farsi depennare candidati,
pena la perdita di quote di consenso.
Doppia preferenza di genere
Il tema non è nuovo e sta tornando
di attualità perché dopo la riforma del-
l'art. 51 non sarebbe più incostituziona-
le. L'applicazione potrebbe riguardare
tutte le liste proporzionali aperte a pre-
ferenza unica. La secon-
da preferenza sarebbe fa-
coltativa e, qualora
espressa, dovrebbe essere
di genere diverso rispetto
alla prima. La Regione
Friuli Venezia Giulia
sembra stia già tentando
questa strada. Certa-
mente una scelta da ap-
profondire anche attra-
verso simulazioni per
valutarne l'impatto effet-
tivo sulla rappresentan-
za femminile
Grandi riforme a costo zero
OLtre le quote / Intervista a Rita Capponi
Rosa M Amorevole
basterebbe poco per aumentare il numero delle donne nelle assemblee
elettive: approvare alcune norme che oltretutto non comporterebbero
costi aggiuntivi per le casse dello Stato. Porgiamo alle lettrici alcune
linee guida suggerite dall'esperienza e dalla saggezza
Premio letterario "Voci di casa"
Giunge alla terza edizione del Movimento Italiano Casalinghe dedicato "don-
ne e uomini, residenti in Italia, che dedicano la vita alla loro famiglia e che
non svolgono alcun lavoro retribuito ". Sono stati più di mille ogni anno i par-
tecipanti al concorso e le loro opere sono state raccolte e pubblicate in volu-
mi curati da Teresa Amendolagine, ideatrice del Premio. La partecipazione è
gratuita e le poesie e i racconti dovranno essere inviati entro il 31 maggio
2007 a MO.I.CA. Voci di Casa - Casella Postale 807, Viale Beethoven, 36,
00144 Roma. ( informazioni 339.7635435 / 337.433306 / www.moica.it) La
cerimonia della premiazione avverrà a Roma nel mese di novembre 2007.