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Numero 6 del 2007

Bambini nel mondo sotto tutela


Foto: Bambini nel mondo sotto tutela
PAGINA 10

Testi pagina 10

Cos'è oggi la famiglia? Le numeroseanalisi disponibili ci permettono di
ottenere una fotografia che evidenzia
una realtà decisamente articolata.
La popolazione, secondo l'ISTAT, in-
vecchia: da un lato diminuisce la classe
tra gli 0 ed i 14 anni e dall'altro au-
menta quella con 65 e più anni, l'indice
di dipendenza (popolazione 0-14 anni e
con 65 anni ed oltre su popolazione 14-
64) aumenta, soprattutto per effetto
dell'elevato numero di anziani.
La famiglia è sempre più piccola: di-
minuisce il peso delle realtà con 5 com-
ponenti e quello delle coppie con figli,
aumentano le persone sole e le coppie
senza figli (da 3,9 a 4,9 milioni). Le
nuove forme familiari rappresentano il
23% del totale delle famiglie: single non
vedovi, coppie non coniugate o rico-
struite in cui i partner vengono da pre-
cedenti unioni o matrimoni.
Dall'indagine conoscitiva della Com-
missione Affari Sociali del Parlamento,
emerge un incremento dei single
(+25,9%) e delle coppie senza figli. Po-
che sono infatti le nascite, anche se le
italiane vorrebbero più figli: è nell'insuf-
ficiente sostegno economico, nel sistema
fiscale che non favorisce chi ha figli,
nell'inesistenza delle politiche di conci-
liazione e nella scarsa presenza di asili
e strutture socio-educative, si afferma,
che vanno ricercate le responsabilità.
Del resto in Italia, dopo il primo fi-
glio, in molte sono costrette ad abban-
donare il lavoro o a passare ad una at-
tività meno redditizia. Fenomeno di ten-
denza opposta a quanto succede in
Francia (terra in cui il tasso di natalità
è cresciuto), dove l'81% delle donne tra
i 25 ed i 49 anni risulta occupata. E pro-
prio grazie al lavoro, sostiene l'indagi-
ne, si sono create le condizioni favore-
voli per fare figli!
In Italia, la fonte è sempre l' ISTAT, ci
si sposa sempre di meno e più avanti
nell'età (32 anni per i maschi, più di 29
per le femmine). Il 52,7% dei maschi tra
i 25 ed i 34 anni vive con almeno un ge-
nitore, contro il 36,1% delle femmine
della stessa classe di età.
I nuclei monogenitoriali per l'84%
hanno la donna come genitore di riferi-
mento e le persone di 65 anni ed oltre
che vivono sole sono per il 64% donne.
L'Italia ha il primato del tempo dedi-
cato dalle donne al lavoro familiare e,
al contempo, il più altro differenziale
tra il tempo dedicato alla famiglia dal-
le donne e quello dedicato dagli uomini.
Di fronte a tale contesto di riferimen-
to dunque, per il 41% delle lettrici e dei
lettori che hanno risposto al quesito del
mese, i maggiori problemi sono riscon-
trabili sul fronte dei nuovi diritti e del
welfare, per il 32% il tema rimane la
condivisione del lavoro di cura. Per il
14% prevale il tema della responsabilità
educativa e dell'accoglienza, per il 9%
quello della violenza e della fragilità,
per il 5% quello dei mutamenti e delle
nuove culture. Dal nostro sondaggio la
definizione di famiglia assume preva-
lentemente la connotazione di gruppo
di persone legate da affetto e responsa-
bilità, con o senza figli, che promuove il
benessere dei propri componente, che
sviluppa mutuo aiuto tra i componenti;
un microcosmo nel quale si sperimenta-
no diritti, doveri, conflitti, responsabili-
tà, gioie e dolori. Il cuore pulsante di un
società e in termini economici una uni-
tà produttiva (con ruolo attivo) e non
solo una macchina da consumo (ruolo
passivo).
E per chi avverte maggiormente il pe-
so della mancanza di servizi: il più me-
dievale degli ammortizzatori sociali.
Alla politica si richiede di compren-
dere i mutamenti della società, di ascol-
tare e rispondere ai nuovi bisogni con
leggi specifiche, servizi adeguati, agevo-
lazioni fiscali, microcredito, la promo-
zione vera della conciliazione tra tempi
di cura e di lavoro, la reale condivisio-
ne del lavoro di cura tra donne e uomi-
ni. Non solo qualche asilo quà e là e so-
prattutto poche chiacchiere e più fatti.
Nei confronti dell'immigrazione, pre-
valentemente le risposte affermano che
la presenza di culture diverse non debba
né possa rappresentare la scusa per dis-
attendere ai diritti umani: regole uguali
dello Stato per tutti i cittadini, che de-
vono essere rispettate; tutela della di-
versità culturale e religione se non con-
trastano/negano i diritti umani e i nostri
regolamenti di convivenza civile.
giugno 2007 noidonne10
Sondaggio di maggio
Famiglia, famiglie: quanti
problemi... Rosa M. Amorevole
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