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Numero 3 del 1947

Contrasto tra legge e realtà


Foto: Contrasto tra legge e realtà
PAGINA 10
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Testi pagina 10

harn'el Whitefprolagonists di «Paìsè»

ensa che la maggior parte delle don—
P ne, a differenza degli uomini, abbia-

no poche idee, semplici ed elementa-
ri: a volte, un’idea sola; ma su questa lavo-
rano caparbiamente, con questa arr’vano
?no in fondo». Così ci diceva un’amica,
mentre attraversavamo Roma — le piazze
e le strade e le scale di Trinità dei Monti,
appena addolcite da un quieto sole inver-
nale ———- per andare all’Hotel de la Ville,
dove abita l'attrice americana Harriet
W'hite.

Chiare, misteriosamente legate a quello
che stavamo ascoltando ci apparvero le pa-
role della nostra amica, allorché la prota—
gonista del’episodio ?orentino di Paìsà. co-
minciò a parlarci della sua vita.

L'idea semplice ed elementare di Harriet,
infatti. era, quella di fare l’attrice. Se lo r1;
peteva da mane u sera, a scuola e a casa.
E i suoi chiarissimi occhi, che hanno con-
servato un pudore puritano e infantile, do—
vevano di colpo oscurarsi e mantenersi ba;
sotto l’ossessione di quel chiodo ?sso.

Viveva .wcoi genitori a Boston: il padre
era dentista. Una vita ordinata, tra mobili
all'inglese, poltrone movibili e cinque fra-
telli. Poi, la vita divenne, ad un tratto,
meno ordinata in casa White. Wall Street,
si sa; e tutto il resto: la piccola borghesia
americana. in città e in provincia, e tra—
verso momenti durissimi. Ma non crediate:
l'idea. centrale di Harriet restava lì, assolu—
tamente intatta. Tuttavia, in tempi assurdi,
come è possibile dire ai propri genitori e a
cinque fratelli che si vuole andare a New

* Danny Kaye e stato de?nito la più
sensazionale novità dello schermo ame-
ricano. In America, o s’intende, dove
le. forme di fanatismo per gli attori rag-
giungono il parossismo. Pensate che è
stato costituito addirittura un « Club
dei fanatici di Danny Kayc » i1 quale
——— gli a?arî sono a?ari —— ha tra l’altro
organizzato la dì?usìone di distributrici
automatiche che forniscono a pronta cas-

sa fotogra?e dell'attore nei suoi van‘

atteggiamenti. Danny Kaye è in fondo
un semplice clown, giunto al cinema. do-
po essersi stancato di ricevere sch-‘Îa?ì
e pedatoni in un circo di New- York.
Pure non ci sarebbe da, stupire, se pri—
ma o poi gli venisse assegnato il famoso
(( Oscar n dato che ha. già, raggiunto il
primo posto nella classi?ca dei comici.
In America sono capaci di questo ,ed
altro. Il nostro pubblico potrà. comun-
que giudicarlo direttamente nel ?lm
L’uomo meraviglia di cui presentiamo
una scena.

* Nell’U.R.S.5., è noto, particolare at-
tenzione verne dedicata alla gioventù la.—
scìata libera. - nelle sue manifestazioni
creatrici. L’elevata numero dei ?lms
spettacolari dedicati ai ragazzi sovieti-
ci testimonia. di questa, cura assidua.
Ma per la. gioventù sovietica, fatto uni-
co al mondo, esiste anche ormai da
quindici anni, uno speciale giornale ci—
nematogra?co creato dal regista Afana-

York, a fare Tattica?
Sfoderando quel suo pa—
‘ziente sorriso, Harriet
entrò alla scuola denti-
stico e ne uscì con il
diploma di odontotec-
nico. a Una cosa simpa—
tica, dopo tutto n, pen—
sava la ragazza, a a me
piacciono le rotelline, gli
ordigni meccanici» (un
ottimistico entusiasmo

per il mestiere che ini-
ziano a fare, guida le
donne dell’ossessione
paranoico, anche se per
l’idea unica piangono,
la sera, sui cuscini e gli
occhi azzurri durante il
giorno, si rabbuiano di
incanto). Ma ecco l’oc-
casione propizia. i tempi
sono migliorati, l’odon—
totecnica ha rafforzato i
timidi nervi della nostra
ragazza.

Una vecchia aiutante
'di suo padre, dopo anni
e anni di quel mestiere, impazzisce. La
famiglia è perplessa, sogguarda Harriet a
colazione e a pranzo ed Harriet, un gior—
no all’ora del the', sbatto: a Vado a New
York a fare l'attrice. Ciao n.

In verità, a Basta», l'idea centrale vi-
veva una sua vita piuttosto paci?ca e fan—
tasiosa: a New York ripiega su un com—
promesso. Un elegante negozio de'la Fifth
Avenue accoglie il tenero viso di Harriet
White. Ma, tra le difficoltà di. un’addizio-
ne e l’altra, c’è da pensare agli impresari
da visitare: non c’è proprio caso che il
pensiero ?sso sfugge per un attimo dal
cervello caparbio della ragazza.

Con la primavera, come in una "Girl's
Story", arriva una scrittura per un teatro
all’aperto in Virginia: gli occhi di Harriet
appaiono splendidamente celesti. Comincia—
no le particine, si ,la anche un po’ di fa-
me, ma troppo profonde sono le qualità
che Harriet ha dimostrato come infermie—
ra per non ricorrerci: quasi un medico e
considerata in certi paesi della Virginia. E
accanto alle attività meccaniche un'altra
ne inizia Harriet, quella di costumista.
L'idea. centrale, come un metronomo, oscil-
la, tuttavia, imperterrita, tra un colpo di
bisturi, i pacchi di cotone idro?lo, e i
vestiti di Ofelia e di Desdemona.

Excursion di Victor Wol/son la vede in
un’interessante parte e così Edward III,
un’opera non si sa se di Shakespeare, di
Bacon 0 di john Ford.

Dalla Virginia Harriet passa a Filadel-
fia, alternando i lavori di costumista a



Danny Kaye In una scene, del film in
technicolor «L'uomo meraviglia»

sieva. Quest'anno è apparso appunto il
duecentesimo numero di questo giornale
che rievoca il cammino percorso dal gio—
vani di quindici anni fa: allora. scolari.
bimbi felici att0rn0 all’albero di Natale
e alle prese con i misteri dei giocattoli—
meccanici, oggi dottori, ingegneri, eroi
del lavoro ed eroi di guerra.

* Buon viaggio! Scritturata da. Dav-Iîd
O'Selznick, Alida Valli è partita. per

RIVISTA OUINOICINALE
DELL'UNIONE DONNE ITALIANE

ROMA - VIA GIUSTINIANI, 5 -‘- ROMA

trota

quelli di attrice 'e compare, {tra l’altro, nel
Superuomo di Shaw,

La durezza di tante esperienze, il "guit-
tismo" di certi tempi, se la rendono sem-
pre più attaccata al proprio lavoro da un
lato, la fanno divenire, dall’altro, sempre
plùcosciente delle ingiustizie sociali, le al-
largano enormemente gli orizzonti politici
e morali: le sue caparbietà “pionieristiche”
si mescolano a una baldanzosa gioia di
vivere e a un materno sentimentalismo
"alla Florence Nigthangale".



Per un anno, poi, T
Harriet abbandona ogni ‘
cosa: c'è da pensare
che l’ossessione para—
noica l’abbia abbando-
nata. Non illudetevi:

Harriet ha imparato ad

esser pratica e sbriga—

tiva. C’e‘ da rifare il
guardaroba per un nuovo salto. È inverno:
torna a Boston ed entra a lavorare in una
fabbrica di guerra.

Quando Harriet ricorda questo suo in-
termezzo, ?ssa, il vuoto e poi comincia a
parlare vivacemente: conclude clzz ha avuto
tante amiche: un ambiente semplice e af—
fettuoso, tanto simile alla sua personalità.
"Un ridere a morire”, ?nisce nel suo svo—
lazzante italiano.

Il guardaroba, ora, è a posto: occorre
tornare a New York. Di nuovo, soste nelle
sale dei produttori dai lunghi sigari e dal/e
segretarie isteriche e, frattanto, una. valan-
ga di posti. A un certo momento. Harriet
ne ha ‘tre e guadagna settanta dollari alla
settimana: fa il maîtro (l’Hotel dalle 6 del
mattino alle 14; la cassiera in un ristoran-
te, la notte, e nel pomeriggio sta in una



fabbricax‘a controllare i veti} Watt}?

Bisogna. avere una parte per entrare nel
Sindacato degli attori: il chiodo ?s'so assu—
me drammatici aspetti, Ma ecco, alla ?ne,
che la ostinata ragazza di Boston riesce a
pienamente sfondare: Broadway, una buona
compagnia, delle ottime parti. Eppoi la par-
tenza sul Queen Mary per un giro di recite
in Belgio, Francia, Olanda: 10 mesi dal '44
al 45. Un rapido ritorno in America: recite
di bene?cenza per il ”fondo di guerra" e,
quindi, l'incontro ‘con il produttore Gei-
gher, Al teatro si sastitulsce il cinema: gli
ultimi anni sono rotolati, con la guerra, in
un ritmo da ?nale alla Grif?th.

Ora c'è l’Italia, il paesaggio italiano, a
conquistare Harriet. L'idea centrale si con—
cretizza. si sviluppa e s'allarga in questi
termini; attrice ci sono diventata, ora vo-
glio diventare un’attrice cinematogra?ca e
desidero restare in quest'ltalia che adoro.

_____'_'{




statene certi: la-

Harriet ci riuscirà,
sciatevi ingannare dal sul) quieto sorriso e
dal suo corpo di adolescente.“ e" una di quel/e
donne dalle poche idee, semplici ed elemen-
tari, d- cui. mi par/ava l’amica che mi ac—
compagnava verso il suo albergo.

Ha avuto un grande successo in Paisà;

non

critica italiana e stranierale sono state
molto favorevoli. Ora, ha impersonato (ic—
nove?a di Bramante, la protagonista della
leggenda popolare in un ?lm di Primo Ze—
gli”; e ha già nuove proposte e un mucchio
di idee. ,

E una donna semplice, schietta, che ha
lavorato duramente, che è vissuta in am-
b‘enti dove le donne lavorano duramente;
ha capito molte cose e s’è conquistata un
merito, tra l’altro: quello di record—woman

dell'idea ossessiva. Aldo Scagnetti

\

'\, 5

Whìîè



Una inquadratura del nuovo film «Genoveffa di Bramante» con regista Primo Zeglio

l’America dove, sotto la. guida di A1—
fred Hìtchock, il noto regista di Rebec-
ca, sarà protagonista del ?lm The pa—
radine case, un (t thriller n, come dico-
no gli americani, cioè un ?lm emozio-
nante al cento per cento. Ali-da avrà
come compagni di lavoro Gregory Peck
e Charlcs Laughton. Buon viaggio dun—
que e, è il caso di aggiungere, buona
fortuna!

* Gli allori di Bette — Ai tanti premi
conferiteli in ogni parte del mondo per
le sue eccezionali doti di attrice, Bette
Davis .ha ora unito un diploma di ono—
re consegnatole dal generale Roberto
W. Cannon per i servizi resi al paese
durante la guerra, Bette DaVÈS è stata.
intatti la fondatrice e I’animatrice della
«Hollywood Canteen n un posto di ri—
storo dove i soldati combattenti rice-
vevano conforti materiali, e morali. È la
prima volta. che un'attrice riceve un sì—
mile attestato di benemerenza e non è
senza importanza il fatto che Bette Da-
vis sia un'attrice di a sinistra ».

* In due righe — Myrna Lory e VVil-
liam Powell saranno di nuovo insieme
per la. tredièesima. volta nel ?lm La can-
zone dell’uomo ombra. È annunciata
l’imminente presentazione sugli schermi
ètalìani del ?lm sovietico Zanna bianca,
tratto dal romanzo omonimo di Jack





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