Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 11 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 3


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 3
PAGINA 10

Testi pagina 10

gòih n‘.I-‘.I I‘m—.0. I‘m—.0. n.0.

É
É
É




































PARLIAMO DI BIOETICA

PER UN PARTO

ATTIVO

ome ben afferma Piera Maghella, fondatrice del MIPA

(Movimento Internazionale Parto Attivo), il parto attivo

“NON è un nuovo metodo, ma un atteggiamento radi-

calmente diverso; NON è lasciare la donna che sta par-
torendo senza assistenza e NON vuol nemmeno dire non interve-
nire mai [...]; NON è uno svalutare i grandi passi fatti nel campo
dell’ostetricia e nemmeno svalutare il ruolo degli operatori e NON
è neppure un tornare indietro alla ‘natura’ o al primitivo”; piutto-
sto con esso si intende “un protagonismo della madre, del padre e
del bambino durante la gravidanza, il parto ed il periodo dopo il par-
to. È rispetto dei tempi, dei bisogni, delle scelte e della cultura in
questa coppia; è più attenzione, ascolto ed osservazione da parte de-
gli operatori”. È il concetto di scelta - accanto a quelli di parteci-
pazione e consapevolezza — che si trova infatti alla base di un’oste-
tricia che voglia rendere umano l’evento del parto. Poco conta che
si utilizzi il canto (come fa Leboyer), il parto in acqua (promosso da
Odent) o si sostengano le partorienti con la musica (come caldeg-
giato dal Dott. Braibanti) se poi la donna si trova di nuovo costretta
in azioni, posture, processi e tappe imposti da altri. L’insidia prin-
cipale di tali metodi, come di molti altri, è “legata al fatto che il ber-
saglio di queste lotte sono dei metodi e delle pratiche specifiche piut-
tosto che il potere che l’istituzione ha sulla donna”. Per quanto le
innovazioni ostetriche introdotte da questi medici, per menziona-
re le più recenti, presentino delle caratteristiche positive, esse non
risultano sufficienti affinché si possa parlare di un cambiamento nel-
la cultura occidentale del patto. Non si può pretendere di promuovere
una “nascita senza violenza”, come da loro affermato, dando rile-
vanza al solo nascituro: non solo si compie così una forte discrimi-
nazione nei confronti della partoriente, ma di fatto non si tiene con-
to del benessere del bambino - in quanto legato in una relazione osmo-
tica con la madre vivrà la sua nascita come ella vive il proprio par-
to. Pretendere e magnificare poi, come essi hanno fatto, la totale in-
consapevolezza della donna nei confronti del parto, della propria
corporeità e fisiologia è offensivo nei confronti del genere femmi-
nile: viene così facendo ribadito quel potere maschile che ancora oggi
impedisce alle gestanti e alle partorienti di riappropriarsi di un per—
corso e di un evento sottrattigli dalla biomedicina a favore di un sem—
pre maggiore protagonismo degli operatori sanitari. Ancora, tentando
di uniformare il parto ad un modello e fare in modo che ogni sua
occorrenza rientri in esso significa renderlo sempre uguale, snatu—
rando così un evento unico in quanto influenzato di volta in volta
dalle azioni e dai sentimenti dei personaggi che lo animano, dal con-
testo e dalle interrelazioni umane. Infine, nonostante sia lodevole de-
dicare attenzione agli spazi fisici in cui il parto avviene, ciò non è

noidonne | novembre—dicembre | 2012

Carol Pizzuti
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutohioeticaorg

sufficiente: sulla sua scena si intersecano molteplici dimensioni, tut-
te allo stesso modo rilevanti ed ognuna degna di essere tutelata ed
ottimizzata in quanto il parto, è bene ricordarlo, è evento biosociale
e psicofisico. Oltre alle migliorie in ambito assistenziale vi è qual-
cuno, come Verena Schmid, che propone infatti un sistema ostetrico
alternativo al fine di raggiungere un obiettivo da molti auspicato: ren-
dere protagonista del parto la partoriente. L’ Ostetricia relazionale,
così denominata da questa ostetrica “perché mette al centro del-
l’evento la donna, e quindi la relazione diventa lo strumento prin-
cipale di intervento e rapporto” si presenta come l’integrazione tra

due modalità di fare ostetricia:

OSTETRICIA ISTITUZIONALE

OSTETRICIA RELAZIONALE

OSTETRICIA ALTERNATIVA



Modello patriarcale

Nuove modalità di assistenza
(modello integrato)

Modello matriarcale



Parto evento medico. concetto
meccanicistico, evento fisico

Parto evento biosotiale, concetto
umanistico. evento psicofisico

Parto = rituale femminile, evento
intimo, sessuale, spirituale



Approccio lineare, valutante le costanti,
la quantità, orientato sul risultato;
assenza di ritmi, standardizzazione

Approccio circolare, valutante le
variabili, la qualità, orientato sul
percorso, ritmico, personalizzato

Approccio intuitivo, valutante l'esperienza
personale, orientato sul processo di
trasformazione iniziatico della donna



Uso della tecnologia come strumento
di controllo, di prestigio, finalizzato
all'efficienza

Uso della tecnologia come ausilio.
strumento di cura, finalizzato al
benessere

Nessun uso di tecnologia, mezzi
naturali e sostegno come cura



Gravidanza e parto potenzialmente
rischiosi, patologici, pieni di incognite

Gravidanza e parto potenzialmente
espressioni dì potenza e dì salute,
riferimenti di sicurezza nella donna

Gravidanza e parto espressioni della
vita



Competenza, senso di protezione e
controllo sono dell'esperto (medico);
offre alla donna la sicurezza della
protezione dalle emozioni

Competenza, senso di protezione e
controllo sono della donna; è aperta o
esposta all'esperienza emozionale

Competenza e sicurezza sono nella
fede personale della donna, nelle sue
motivazioni interiori



Determinazione autoritaria degli eventi

Determinazione degli eventi attraverso
il dialogo e la relazione con la donna,
mediazione attiva

Determinazione degli eventi secondo iI
fluire delle cose e i ritmi personali,
nessuna mediazione



Segmentazione degli interventi: logica
della produzione industriale

Continuità dell'assistenza e delle
competenze: servizi per Ia salute

Continuità e autogestione



Interventismo medico: aggressivo,
distruttivo, orientato verso un aumento
di patologia, fuori dalla relazione con la
donna

Interventi conservativi, protettivi,
orientati verso il ristabilirsi dei processi
fisiologici, all'interno della relazione
terapeutica con la partecipazione
attiva della donna

Interventi dolci, non strumentali, uso di
un'antica manualità ostetrica guidata
da una profonda conoscenza del corpo



Adattamento e sottomissione della
donna; donna oggetto, passiva

Protagonismo crescente della
donna/coppia; donna soggetto, attiva

Protagonismo assoluto di donna, partner
e bambino, piena espressione della
potenza generativa femminile e maschile



Ostetricia operante

Ostetricia aspettante

Ostetricia sapiente



Medicina paternalistica, regressiva

Medicina ecologica, autoterapeutica,
maieutica

Medicina della donne



Scienza

Arte

Saggezza



Rende inabili gli abili (crea
incompetenza, inadeguatezza); ruolo
dell'operatore direttivo, impositivo



Rende abili gli inabili (crea
competenza); ruolo dell'operatore di
facilitatore, propositivo



Conferma e rinforza la competenza fino
alla liberazione dagli esperti
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®