Numero 1 del 2012
Il meglio di noi
Testi pagina 10
gò n.0. —
É
É
É
PARLIAMO DI BIOETICA
LA PE T THERAPY:
n.0. A
n.0. A
Graziana Moretti
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.0rg
UN’ALLEANZA
TRA UOMO EANIMALE
Che la vicinanza degli animali a qualun-
que livello di frequentazione, dall’approc-
cio casuale alla condivisione esistenziale,
sia portatrice di benefici sia nella sfera re-
lazionale sia in quella emotiva non è di al-
cuna sorpresa e anzi, se ne conoscono gli enormi esiti
affettivi, spesso consolatori e talvolta sedativi fin dal-
l’antichità . Da sempre infatti i per, termine inglese che
ha assunto dignità semantica internazionale per definire
gli animali d’affezione, campeggiano in quadri, racconti
e poesie a testimonianza della forte influenza esercitata
da loro sui vari autori.
Chi non rimane colpito dall’alchimia di questi incontri in-
terspecie, così magnificamente immortalati nell’arte, il cui
fascino eterno è
dato proprio dal-
LA PRESENZA la capacità del-
DI UN PET l’artista di riflet-
tere estetlcamen-
DA COCCOLARE te l’universale
umano? Ma circa
dalla metà del se—
colo scorso è sta-
ta elaborata una
scienza che fonda
il suo statuto epi-
stemologico pro-
prio sulla relazio-
ne dell’uomo con
gli animali e sulle tecniche per governarne le modalità in
modo da farne un veicolo educativo e persino terapeuti-
co. Questo è infatti l’assunto di base della disciplina uni—
versalmente conosciuta come Per Therapy, termine tec—
nicamente errato e quindi rigettato dagli esperti del settore,
ma efficace ad evocare immediatamente la grande porta-
ta sociale di quest’ultimo prezioso aiuto che gli animali ci
offrono con spontanea prodigalità . Si parla così di Tera-
pie Animale Assistite - termine abbreviato con l’acronimo
della sua formulazione anglosassone in AAT - che si sud-
dividono in fisico-riabilitative, laddove l’intervento è mi-
ABBATTE LE BARRIERE
DIFENSIVE E FACILITA
IL RAPPORTO CON
IL TERAPEUTA
noidonne | gennaio | 2012
rato alla sfera somatica, e psicoterapeutiche, quando invece
insiste sulla psiche, ma in entrambi i casi ci si avvale del-
la relazione ingaggiata con il per per motivare esercizi e mo-
vimenti, così come impegno e volontà che, in assenza di
questa stessa relazione, sarebbero sentiti molto più diffi-
cili o addirittura
disattesi. E intui-
tivamente più pia—
cevole svolgere
A.A.T. OVVERO
TERAPIE movimenti mu-
FI S I C O - RIAB I LI TAT IVE ÉCOlaFÎÈÎPCÌÌÎÌVÌ 5€
inseriti m un ro-
(SFERA SOMATICA) o getto, d, Volt: in
PSICOTERAPEUTICHE i’lzltfolîgiîbncod
u
(QUANDO SI LAVORA quant’altro, che
SULLA PSICHE) coinvolga il gioco
con un cane, così
come sarà più
emozionante cer—
care di correggere l’assetto posturale sulla groppa di un ca—
vallo, certamente in virtù della ï¬nalizzazione del movimento
all’interno di un contesto operativo concreto, ma soprat-
tutto perla forza della relazione, che sa rendere tutto ac-
cettabile e condiviso. Allo stesso modo è ormai assodato
che la presenza di un per da coccolare e accudire in un ser-
ring psicoterapeutico spesso faciliti il rapporto con il te-
rapeuta, perché l’incontro dialogico che il paziente vive con
l’animale abbatte le barriere difensive inducendone la con-
divisione con il professionista.
Esiste poi un altro taglio di questo approccio operativo,
l’Educazione Animale Assistita — abbreviata per le mede—
sime ragioni esposte prima in AAE — la cui finalità è pret—
tamente educativa o rieducativa, insistendo quindi su un
processo pedagogico, non terapeutico, giova specificarlo,
all’interno del quale dovrebbe essere inscritta anche l’ul-
tima espressione di questa relativamente nuova scienza, che
consiste nelle più generiche Attività Animale Assistite - AAA
- che spesso invece ancora oggi comprendono tutta una se-
rie di incontri poco più che casuali, sprovvisti di un pre-
n.0.