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Numero 9 del 2015

Diritto di famiglia 40 anni dopo


Foto: Diritto di famiglia 40 anni dopo
PAGINA 10

Testi pagina 10

8 Settembre 2015
Il tema della sostenibilità ambien-tale collegato alla produzione di cibo per l’umanità è dibattuto am-
pliamente da decenni, e la stampa
internazionale non fa che riportare
annualmente le stime della F.A.O.
che avvertono di pericoli ormai in-
combenti relativi alla scarsità di ri-
sorse, quali la terra e l’acqua, non-
ché all’aumento dell’inquinamento
globale, derivante dallo sfruttamen-
to degli animali, per la produzione
dei principali nutrienti, in partico-
lare delle proteine. Tuttavia queste
sono ricavabili, ed ancor più i sali
minerali, le vitamine, e quant’altro
necessario ad una sana e corretta
alimentazione, dai vegetali.
Tanto per fare alcuni esempi, me-
diamente la produzione di 1 kg. di
carni (considerando un mix di man-
zo, pollo e suino), contenente cir-
ca 230 gr. di proteine, suffi cienti
al fabbisogno alimentare specifi co
per 4,6 persone (in media di 50 gr.
pro-capite), richiede 6.700 litri di
acqua, 152 m2 di terra, e genera
0,0063 kg. equivalenti di gas serra.
La produzione di 1,2 kg. di vegeta-
li (considerando un mix di cereali
e legumi), contenenti un’identica
quantità di proteine, oltre a mol-
ti altri nutrienti, richiede invece
circa 1200 litri d’acqua, 6,7 m2 di
terra, e genera 0,0025 kg. equiva-
lenti di gas serra.
In sintesi, la produzione di vegetali
necessari al fabbisogno umano ri-
chiede, rispetto alle carni, solo il
18% dell’acqua, il 4,3% della ter-
ra, e genera circa il 60% in meno
di gas serra!
Le terre coltivabili ancora disponibi-
li (escluse quindi le foreste pluviali,
necessarie al ricambio dell’atmo-
sfera) sono oggi ridotte a meno di
4 Mio. di K2 (milioni di chilometri
quadrati), rispetto ai 15 già coltivati.
Continuando col sistema attuale, e
considerando che entro il 2050 si
prevede che la popolazione globale
salirà dagli attuali 7 miliardi a circa
9, entro tale data saranno necessari
altri 3,8 Km2 di terra. Parallelamen-
te, a causa dell’effetto serra (che
genera l’aumento della temperatura
globale, lo scioglimento dei ghiacci e
l’innalzamento del livello del mare),
la terra coltivabile perduta sarà pari
a quasi 1Mio. diKm2.
Già nel 2030, pertanto, non vi sarà
più terra coltivabile disponibile, se
non distruggendo le foreste pluviali
(o ciò che ne resta), con un degrado
pressoché irreversibile dell’ecosi-
stema. Per non parlare dell’inqui-
namento prodotto dai liquami degli
allevamenti intensivi e del relativo
disastro ambientale.
Numerosi studi confermano che
la sola via d’uscita per poter ga-
rantire alle future generazioni la
disponibilità di cibo, senza di-
struggere l’ecosistema e provo-
care catastrofi umanitarie per
l’accaparramento delle risorse e
la riduzione dell’inquinamento, è
di Massimo Terrile
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
E PRODUZIONE ALIMENTARE
Il vegetarismo come stile di vita
individuale e la ‘Carta di Milano’
NUMEROSI STUDI
CONFERMANO CHE
LA SOLA VIA D’USCITA
PER POTER GARANTIRE
ALLE FUTURE GENERAZIONI
LA DISPONIBILITÀ DI CIBO
È RAPPRESENTATA DAL
RICORSO AD ALIMENTI
DI ORIGINE
VEGETALE
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